Roberto Mancini, che stoccata a Inter e Juve: “Non fanno abbastanza…”

Il commissario tecnico della Nazionale italiana ha rilasciato alcuni commenti sul big match di Serie A Inter-Juve: le parole di Roberto Mancini.

Roberto Mancini
Roberto Mancini (GettyImages)

L’allenatore Campione d’Europa è stato protagonista al Circolo Antico Tiro a Volo della settima edizione del premio “Giuseppe Colalucci”, ex direttore de “Il Tifone” scomparso nel 1984. Tra i premiati all’evento c’era appunto Roberto Mancini, il quale ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla giornata di Serie A che presenta due big match: Roma-Napoli e Inter-Juve.

Il ct non ha potuto che elogiare gli azzurri, primi in classifica: “Il Napoli sta facendo bene e può essere tra le candidate allo scudetto. Credo sia la squadra che insieme al Milan giochi meglio. Merita di essere lì. Il segreto del successo? Giocare insieme da tanti anni è un vantaggio“. E sulla debacle incredibile dei giallorossi in Conference League poi: “Hanno giocato su un campo ostico. Come diceva Boskov, meglio perdere una volta 6-1 che sei volte 1-0“. Ma Roberto Mancini si è soffermato molto sullo scontro tra Inter e Juventus. Non è mancata una stoccata ai due club e in generale all’intero sistema calcio.

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Mancini striglia Inter e Juve: “Tanti italiani in campo, ma basta”

Roberto Mancini, ct della Nazionale
Roberto Mancini con Federico Chiesa (Gettyimages)

Al termine dell’evento e della premiazione, il ct dell’Italia si è ritenuto soddisfatto del buon numero di giocatori italiani che domenica scenderanno in campo a San Siro. Ma non basta. “Tanti azzurri in campo in Inter-Juve, mi danno soddisfazione. Ma sono ancora troppo pochi rispetto a quello che gli italiani possono fare. Riguardo al match, penso che non sarà decisivo. Certo la Juve che insegue deve cercare di vincere, ma sarà una gara aperta ad ogni risultato“, ha commentato Roberto Mancini.

Successivamente, il commissario tecnico della Nazionale ha proseguito: “La partita tra Inter e Juventus è sempre stata importante in Italia, anche prima di quando facevo l’allenatore o ero giocatore. Sono due club che hanno fatto la storia del calcio“.