La Lazio crolla inaspettatamente al Bentegodi per 4-1. Una sconfitta che spinge la dirigenza a prendere una decisione dura nei confronti della squadra. 
Un capitombolo rumoroso quello dei biancocelesti in quel di Verona. Con la squadra di Tudor che ha dominato in lungo e in largo il match. Un 4-1 senza attenuanti che ha visto come protagonista Simeone, che a quanto pare, quando incontra Sarri trova degli stimoli molto particolari.
El Cholito, già nel 2018, aveva stroncato le velleità scudetto dell’attuale allenatore della Lazio, allora sulla panchina del Napoli. Tre anni orsono, l’argentino era stato autore di una tripletta con la maglia della Fiorentina, mentre oggi, ha messo a segno addirittura un poker con la casacca del Verona.
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Una sconfitta quella della Lazio e Verona, preoccupante non solo per il risultato, ma anche per la prestazione e per le scelte di formazione scelta da Sarri che ha lasciato in panchina per l’ennesima volta due calciatori del calibro di Luis Alberto e Lazzari.
Una squadra che dopo le ottime prestazioni contro Roma e Inter, capace di due capitomboli inspiegabili contro Bologna e Verona. Due risultati che preoccupano e non poco la dirigenza biancoceleste, che in accordo con l’allenatore, hanno deciso di portare la squadra in ritiro a Formello di ritorno dalla trasferta del Bentegodi.
Intanto Sarri, nella conferenza post gara, fa fatica a trovare e spiegare quelli che possono essere i motivi per un crollo come quello di oggi. “Oggi ci siamo sciolti come neve al sole“, ha detto il tecnico, “La prestazione dei miei è stata inspiegabile, e negli spogliatoi, parlando col direttore Tare, è emersa l’ipotesi di portare i ragazzi in ritiro per qualche giorno“.
