Qatar, rivoluzione della FIFA: arriva il nuovo fuorigioco, come funziona

La FIFA pensa ad una rivoluzione e il test partirà in Qatar: cos’è il nuovo fuorigioco semi-automatico e come funziona.

Fuorigioco semi automatico FIFA
Il guardalinee alza la bandierina per fuorigioco (LaPresse)

Passano gli anni, cambiano le regole. Dopo aver stabilizzato le cinque sostituzioni, ormai una manna dal cielo per gli allenatori, le regole del calcio potrebbero cambiare nuovamente e questa volta tocca al fuorigioco. O meglio, le regole in questo caso potrebbero restare le stesse, ma ci sarà una vera e propria rivoluzione, con la probabile sparizione dell’assistente del direttore di gara.

In Qatar ci saranno i primi test che la FIFA porterà avanti per il fuorigioco semi-automatico, grazie all’utilizzo della tecnologia.

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Fuorigioco semi-automatico: come funziona e che cos’è

Fuorigioco segnalato dall'arbitro
Fuorigioco segnalato dall’arbitro (LaPresse)

Da domani, nella coppa araba 2021 che si terrà in Qatar, sarà introdotto il nuovo fuorigioco semi-automatico che la FIFA vuole testare. Lo scopo è quello di introdurre la novità nei più grandi campionati di calcio. Si tratta di un nuovo utilizzo della tecnologia, che abbiamo imparato a conoscere applicandola allo sport. O meglio al calcio. Uno dei pochi sport restii fino all’ultimo all’uso della tecnologia per falli, rigori e offside.

In particolare, il fuorigioco semi-automatico è una vera e propria innovazione. La posizione irregolare dell’attaccante sarà rilevata da una telecamera posta sotto il tetto di ogni stadio e sarà spedita immediatamente in sala VAR. Il direttore della tecnologia e dell’innovazione del calcio Johannes Holzmuller ha dichiarato che: “La linea di fuorigioco calcolata e il punto di calcio rilevato saranno forniti quasi in tempo reale all’operatore del replay in sala VAR“. Nella coppa araba 2021 ci sarà un assistente Var che si occuperà solo del fuorigioco e avrà il compito di convalidare le indicazioni fornite dall’occhio di falco.

Resta però dell’arbitro giudicare i casi limite in cui bisogna valutare l’interferenza di un calciatore. Infatti Pierluigi Collina, Refereeing Officer della FIFA, ha sottolineato che l’ultima parola spetta sempre al direttore di gara quando i casi di offside sono delicati e dove neanche la tecnologia può bastare.