Ferrero, l’ex presidente della Samp parla dal carcere: “Potevo scappare…”

Massimo Ferrero, dopo l’arresto avvenuto nella giornata di lunedì, ha parlato direttamente dal carcere di San Vittore

Ferrero scatta l'arresto
Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria

L’ormai ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha rilasciato alcune dichiarazioni direttamente dal carcere di San Vittore (Milano). La figlia Vanessa, anche lei indagata e attualmente agli arresti domiciliari, ieri aveva parlato in questo modo ai microfoni di ANSA: “Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che ho. Mio padre non ci sta con la testa, sta fuori di testa. Io mi voglio levare da questo ginepraio al più presto”.

Ferrero, invece, in giornata ha sottolineato di stare bene ma ha anche specificato di aver vissuto alcuni momenti poco felici.

Leggi anche->Caso Ferrero, la Sampdoria spiega tutto: il comunicato del club

Ferrero parla dal carcere: “Sto bene ma…”

Arresto Ferrero cambia la Samp (Getty Images)
L’ex Presidente affida la squadra ad Alberto Bosco (Getty Images)

Queste, nel dettaglio, le parole di Massimo Ferrero riportate dal Secolo XIX: “Sto bene, adesso sto bene, anche se sono in carcere. Ieri mi sono arrabbiato con i finanzieri che non mi hanno concesso di essere trasferito nella mia casa romana per assistere alla perquisizione e mi è uscito un fiotto di sangue dal naso, ho avuto un picco di pressione”.

L’ex presidente della Samp, ricordiamo, è indagato per reati societari e per la bancarotta di ben quattro aziende nel settore alberghiero, turistico e cinematografico locate in provincia di Cosenza.

Ferrero ha poi proseguito: “Non mi hanno mandato agli arresti domiciliari perché ritenevano che non era una misura adeguata. Ma se ho la Digos che mi segue da tempo e mi mettevano il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari come potevo scappare? Se volevo potevo farlo quando stavo a Pechino Express”.