Coppa d’Africa, si gioca o no? La decisione finale

La Coppa d’Africa tiene banco: competizione che potrebbe saltare a causa del Covid, ma autorità e comitato organizzativo alzano la voce.

Coppa d’Africa, croce e delizia del calcio invernale: alcune squadre di club la vedono come un ostacolo, altre invece sperano di poter mostrare i propri pupilli nella manifestazione come vetrina di mercato. La competizione divide, ma non può lasciare indifferenti. Soprattutto in era Covid, dove tutto va preso con le pinze.

Anzi: con le mascherine. La prudenza non mai troppa e, quando c’è di mezzo la salute pubblica, niente è come sembra. In particolar modo le decisioni non sono mai univoche. Alcune compagini coinvolte lanciano l’allarme: “Si rischiano focolai”. Preoccupazione con una certa logica dato che uno dei problemi attuali è la gestione del Coronavirus nel continente: la pandemia ha messo in ginocchio il mondo. Attualmente, però, determinati Paesi soffrono più di altri: le varianti divengono una discriminante e vige la paura di riportare nei club gente infettata a causa di inadeguate contromisure.

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Coppa d’Africa, si gioca? Cos’ha deciso la Federazione

Mantra senza soluzione di continuità che viene ripetuto a scadenza regolare, fino a che qualcuno non ci crede davvero. Allora occorre trovare un compromesso: una situazione che possa evitare il peggio.

In qualunque maniera la si veda. Allora scende in campo – non si può dir altro – la Caf (comitato organizzatore) che assicura: “La Coppa d’Africa si giocherà regolarmente. Siamo perfettamente in grado di fronteggiare l’emergenza. La nostra competizione deve essere giocata, abbiamo un sistema di sicurezza già collaudato. La manifestazione sarà una risposta alla pandemia con soluzioni all’altezza“. La nota è ufficiale, quindi nessun tipo di fraintendimento, solo la voglia e la volontà di dimostrare che ce la possono fare. Basta che, poi, non diventino le ultime parole famose.