Federico Bernardeschi è stato protagonista di un brutto gesto nella partita contro l’Udinese: cosa ha fatto il giocatore della Juventus.
La Juventus ha battuto facilmente l’Udinese nell’anticipo della 22.a giornata di Serie A, tornando al quarto posto in classifica. All’Allianz Stadium è finita 2-0 a favore dei bianconeri grazie a un gol per tempo di Dybala e McKennie. Durante il match però si sono scatenate le polemiche dei friulani per un discusso caso da moviola. 
Nel mirino dei tifosi friulani è finito Federico Bernardeschi, autore di un brutto gesto dopo il suo ingresso in campo. L’ex Fiorentina, inizialmente in panchina, ha sostituito Kulusevski all’intervallo e giocato tutto il secondo tempo.
Il classe ’94 non ha lasciato il segno sulla partita, rischiando anche di causare un rigore a favore degli avversari. Per sua fortuna l’arbitro Giua non ha fischiato la massima punizione ma l’episodio è molto dubbio e sicuramente poco sportivo.
Bernardeschi al centro delle critiche: cosa ha fatto a Soppy
La partita contro l’Udinese poteva complicarsi del previsto per la Juventus che, dopo aver dominato per lunghi tratti la gara, ha rischiato molto nei minuti finali. Tutta colpa di un’ingenuità di Bernardeschi che si è dimostrato poco corretto nei confronti degli avversari.
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In particolare di Soppy, esterno destro dei friulani, che è caduto in area di rigore dopo un contatto centrocampista bianconero. Un’infelice episodio perché non si è trattato di un presunto contrasto di gioco come una spinta ma di una trattenuta molto singolare.
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L’ex Fiorentina infatti, superato in velocità dal classe 2002, si è aggrappato ai suoi capelli per fermarlo prima che potesse andare alla conclusione. Una scena molto curiosa che in pochi avevano percepito in diretta, compreso il direttore di gara e il VAR.
Nessuno è intervenuto e l’azione è proseguita come se non fosse successo nulla. In realtà, dai vari replay allargati con la lente d’ingrandimento, si vede chiaramente che Bernardeschi tira per le treccine Soppy facendolo cadere. Da regolamento vale come una tirata di maglia e quindi punibile con un fallo.
