Dopo i festeggiamenti in grande stile per il compleanno di Georgina Rodriguez, Cristiano Ronaldo svela la ramanzina fatta a suo figlio.
E’ un momento particolarmente felice per la famiglia Ronaldo-Rodriguez. La coppia aspetta i gemelli, che si uniranno presto ai quattro figli. Praticamente una squadra di calcetto. Ma proprio sul primo figlio, Cristiano Ronaldo si è soffermato in un intervento in diretta davanti a centinaia di persone attente ad ascoltare il cinque volte pallone d’Oro. 
Già in passato, il portoghese ha svelato pubblicamente di rimproverare spesso Cristiano Jr, ex tesserato Juventus e ora al Manchester United con suo padre. Il campione pone grandi speranze nel primogenito, che probabilmente intraprenderà la stessa strada. Il cognome è una garanzia, ma non sempre la carriera dei figli d’arte si rivela grandiosa come quella dei genitori. Intanto, il portoghese prova ad indirizzare il bambino di dodici anni sulla strada giusta, quella destinata ai campioni. L’educazione è fondamentale in casa Ronaldo-Rodriguez, e bisogna obbedire alle regole di papà Cristiano: per questo il figlio non riesce a convincere CR7.
Cristiano Ronaldo non cede alle richieste del figlio
In vacanza a Dubai per celebrare il compleanno della compagna e staccare dal calcio, Cristiano Ronaldo è stato invitato all’EXPO 2020 Dubai per parlare di salute e benessere, concetti di cui il portoghese conosce ogni dettaglio. Se continua a giocare a calcio è proprio grazie alla del corpo e all’attenzione sulle proprie condizioni atletiche.
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Ma CR7 ha voluto aprire una parentesi anche sulla tecnologia: “Ci dà un grande aiuto, a me e a tutto il mondo. Dobbiamo saperla sfruttare“. E proprio in famiglia esistono regole ferree da rispettare sulla tecnologia. In particolare, sui cellulari.
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Cristiano Ronaldo ha svelato ai presenti a Dubai che suo figlio di 12 anni, il più grandi dei quattro, chiede sempre di “avere il telefonino. Ma io gli rispondo che ha tempo per averlo“. Insomma, Cristiano jr non avrebbe ancora un cellulare personale. “Bisogna dare loro la tecnologia – spiega il calciatore portoghese – ma non devono usarla tutto il tempo“.
