Addio a Monica Vitti, il tifo per la Lazio e l’impresa per seguire la squadra: l’aneddoto

Monica Vitti muore all’età di 90 anni, l’attrice ha caratterizzato pagine importanti del cinema italiano, ma aveva un’altra grande passione.

Monica Vitti se ne va all’età di 90 anni. Una morte che lascia un vuoto incolmabile nel cuore degli estimatori o anche solo degli amanti di cinema: una personalità poliedrica in grado di animare le più belle pagine della Commedia all’Italiana e non solo. Le performance artistiche con Michelangelo Antonioni – “Che mi ha permesso di essere, per sempre” – e le gag con Alberto Sordi. Serio e faceto in un unico turbinio di emozioni che unisce la settima arte nell’intento di restare immortale.

Monica Vitti
Monica Vitti e la passione per il calcio (Screenshot Instagram)

Proprio come lei, basta una battuta per far tornare alla mente situazioni e capacità indissolubili: bellezza cristallina, schiettezza disarmante, fascino oltre ogni limite. Tutto, fino ai primi anni del Duemila. Poi il ritiro dalle scene, l’ultimo impegno: la voce di Diane Keaton in “Senti chi parla adesso”. Correva l’anno 1993, poi altre situazioni fino al Duemila. Quando saluta calorosamente per dedicarsi a vita privata: una malattia che scava e consuma, ma non cancella.

Monica Vitti e la Lazio, una passione da film…o quasi: l’impresa sul set

Monica Vitti
L’attrice sul set (Screenshot Instagram)

Motivo per cui nessuno riuscirà davvero a dimenticarla: opere come “La notte”, “Io so che tu sai che io so”, “Il dramma della gelosia” e “Polvere di stelle” (minima parte di un repertorio vastissimo) resteranno immutate nell’immaginario di tutti. Anche tanta televisione: i siparietti migliori con Baudo e Corrado Fantoni.

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A dare la notizia della scomparsa, un altro amico di famiglia: Walter Veltroni. Scrittore, regista e politico. Ex Sindaco di Roma che ha accolto la volontà del marito di Monica, Roberto Russo, vicino alla sua dolce metà fino agli ultimi istanti. Tra le grandi passioni di Monica Vitti, anche quella per il calcio: grande tifosa biancoceleste. Un aneddoto particolare lega l’attrice alla squadra e risale al 1958, quando la Lazio conquista la prima Coppa Italia della sua storia.

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All’Olimpico i biancocelesti battono per una rete a zero la Fiorentina: Prini decisivo. All’epoca Monica Vitti abbandonò il set del film “Le dritte”. L’opera, diretta da Mario Amendola, con Sandra Mondaini, Bice Valori, Franco Fabrizi, Paolo Panelli e Riccardo Garrone.

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La leggenda narra che il 24 Settembre la Vitti lasciò il set prima del tempo per recarsi allo stadio: iniziativa presa senza preavviso che lascia tutti nello sgomento. Nessuno sapeva cosa fosse successo, fino a qualche ora dopo: quando si ripresentò trionfante e pronta a riprendere da dove aveva lasciato. “Il mondo è di chi si alza presto. Non è vero – diceva – il mondo è di chi è felice di alzarsi”. Anche grazie a momenti così, che sembrano un film nel film, non vorremmo mai arrivare ai titoli di coda.