Moviola Atalanta-Juventus, Szczesny rischia l’espulsione: l’analisi

In Atalanta-Juventus scoppia il caso da moviola con Szczesny protagonista: il portiere bianconero rischia l’espulsione, cosa è successo.

Come prevedibile la sfida tra Atalanta e Juventus ha provocato tanta tensione in campo. Non sono mancate le polemiche durante il primo tempo, in particolare per un episodio che ha coinvolto Szczesny.

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Szczesny, portiere della Juventus (LaPresse)

I giocatori della Dea hanno protestato vibratamente con l’arbitro Mariani per un caso da moviola che farà molto discutere. Siamo poco dopo la mezz’ora di gioco quando Szczesny rischia l’espulsione per un intervento molto dubbio.

Nello specifico il portiere bianconero lascia la porta, uscendo dall’area di rigore per andare incontro a un lancio lungo dell’Atalanta. Il polacco però calcola male i tempi e viene anticipato da Koopmeiners che tocca il pallone prima di schiantarsi contro l’avversario.

Atalanta-Juventus, caso moviola: proteste per Szczesny

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Atalanta-Juventus, l’analisi dell’episodio di Szczesny (LaPresse)

Al minuto 31 di Atalanta-Juventus arriva l’episodio che poteva condizionare la partita. Sul risultato di 0-0, con cui si concluderà il primo tempo, la Dea si lamenta con l’arbitro e chiede a gran voce l’espulsione di Szczesny

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I giocatori nerazzurri accerchiano Mariani dopo l’uscita avventata del portiere polacco che colpisce in pieno Koopmeiners involato verso la porta. Il direttore di gara concede la regola del vantaggio perché il pallone arriva a Muriel che però calcia male e favorisce il salvataggio quasi sulla linea di Bonucci.

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L’azione si conclude con il pallone finito in calcio d’angolo ma l’Atalanta chiede una sanzione disciplinare per il numero 1 della Juventus, autore di un possibile fallo da ultimo uomo. L’arbitro però non tira fuori alcun cartellino e la sua decisione viene confermata dopo il rapido check con la sala VAR.

Non arriva nemmeno l’ammonizione per Szczesny che viene salvato dalla posizione defilata del campo dove avviene il contatto e dalla presenza di un paio di compagni (Bonucci e Locatelli) al suo fianco. Non c’è quindi una chiara occasione da gol ma il giallo ci stava tutto e i sospetti rimangono.