Atalanta, la novità che può stravolgere il futuro: cosa può succedere al club

La novità annunciata per le prossime stagioni può cambiare completamente fisionomia e scelte societarie dell’Atalanta

L’Atalanta ha raggiunto la fase a eliminazione diretta di una competizione europea per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni. Nella storia del club, fino al 2016 aveva disputato solo in quattro occasioni una delle competizione UEFA (se si escludono Intertoto, Mitropa Cup e Coppa Karl Rappan). La famiglia Percassi ha ceduto al nuovo proprietario Pagliuca una squadra che ha chiuso gli ultimi tre campionati di Serie A nelle prime tre posizioni, e sempre come miglior attacco, e ha centrato due finali di Coppa Italia.

Atalanta, la novità che può stravolgere il futuro: cosa può succedere al club
Atalanta, la novità che può stravolgere il futuro: cosa può succedere al club (Lapresse)

Quando la famiglia Percassi ha acquisito il club, il fatturato dell’Atalanta ammontava a 38 milioni di euro. Nel 2020 era di 241. La famiglia ha ottenuto una concessione per la gestione del vecchio Stadio Atleti Azzurri d’Italia lunga 99 anni, hanno rimodernato lo stadio e venduto i naming rights alla Gewiss. Inoltre, ha ridato valore al centro tecnico di Zingonia. Ma soprattutto ha valorizzato come nessun altro il parco giocatori.

Secondo il CIES, l’Atalanta è l’unica squadra italiana tra le prime venti nel mondo per valore del proprio settore giovanile. La politica di prestiti ha consentito di far crescere il cartellino di gioielli come Alessandro Bastoni, Dejan Kulusevski o Amad Diallo. In questo modo l’Atalanta ha ricavato 211 milioni di euro in 6 stagioni durante le sessioni di calciomercato.

Come cambierà l’Atalanta con le nuove regole FIFA

Come cambierà l'Atalanta con le nuove regole FIFA
Come cambierà l’Atalanta con le nuove regole FIFA (Lapresse)

Ma dalla prossima estate l’Atalanta dovrà cambiare politica, almeno parzialmente. La FIFA ha stabilito infatti che si potranno cedere in prestito otto giocatori sopra i 21 anni. Da questo elenco, però, vanno esclusi i cosiddetti “Club Trained Players“, i giocatori che si sono formati nel club. Secondo la regola, si considera così un giocatori che abbia trascorso nel vivaio almeno tre anni, anche non consecutivi, tra i 15 e i 21 di età.

Tra gli attuali calciatori dell’Atalanta oggetto di prestiti, il provvedimento dunque non varrà per Okoli, Ruggeri, Colpani o Delprato. Ma se dovesse partire in prestito il portiere Carnesecchi allora andrebbe ad occupare uno degli otto posti consentiti.

In futuro bisognerà poi prendere in considerazione anche la situazione di gioiellini della Primavera che potrebbero non rientrare nella lista dei giocatori formati nel club tra cui Bernasconi, Hecko, Del Lungo o il norvegese Roaldsoy.

E’ possibile dunque che il nuovo proprietario Pagliuca arriverà a decidere, in un futuro di medio periodo, la cessione a titolo definitivo di alcuni calciatori. Sarà il momento delle scelte, l’occasione per definire chi sia al centro del progetto e chi può essere in un certo senso sacrificato.

Sembrano buone, da questo punto di vista, le prospettive di Carnesecchi che potrebbe crescere alle spalle di Juan Musso, investimento costoso dell’ultima estate. Non è esclusa la conferma di Lammers, che ha fatto meglio in Serie A rispetto al passato recente all’Eintracht Francoforte. Al momento, invece, giocatori come Kovalenko e Sutalo sembrano tra i primi nella lista dei possibili partenti.