Hard Rock Cafè, Messi chef del mezzo secolo: cosa ha fatto il celebre fuoriclasse

Hard Rock Cafè, il celebre locale compie 50 anni. Mezzo secolo di creazioni e innovazioni, Messi non dimentica e crea il suo hamburger.

Hard Rock Cafè compie 50 anni. Un pezzo di storia d’Italia e non solo. La celebre catena di locali è famosa in tutta Europa e anche oltre. Lo storico locale, espansosi con un franchising da record, compie mezzo secolo. Un traguardo considerevole, dato che oltre a rifocillare le gole stimolando l’appetito di tutti, ha tenuto a battesimo molti gruppi Rock diventati poi famosi.

Messi hamburger
Messi chef per 50 anni di Hard Rock Cafe (ANSA)

Gli stessi Maneskin hanno suonato da quelle parti prima della fama. Dalla fama alla fame, però, il passo è breve: in una ricorrenza così speciale, niente poteva passare inosservato. Neanche il menù. Il particolare anniversario impone la collaborazione di un fuoriclasse: dunque, per l’occasione, Messi ha smesso gli scarpini per indossare la parannanza. Fuoriclasse della griglia, Premio Nobel per la brace, serial griller o come più vi piace, si è messo ai fornelli e ha creato l’hamburger perfetto che resterà sui menù di tutti i locali della catena a futura memoria.

Hard Rock Cafè, Messi da campione a chef: la creazione culinaria è mozzafiato

Messi Hard Rock Cafe
Il campione chef per un’importante ricorrenza (ANSA)

Il campione se la cava anche sulla griglia perchè la ricetta ha entusiasmato non poco: esempio di come il talento non conosca confini e, soprattutto, etichette. Un calciatore ha anche ottimi gusti culinari: la classe non è acqua, in tal caso è carne. Non solo, la ricetta sembra essere piuttosto variegata. Diversi strati di carne, servita ben cotta con provolone fuso, chorizo speziato, cipolla rossa caramellata, salsa piccante affumicata, lattuga romana, una fetta di pomodoro maturo e due fette di pane.

Questa è la ricetta della felicità secondo il campione argentino: il gusto applicato al talento. Sempre questione di approccio, quello di Messi – naturalmente – è da numero uno. Non a caso la pietanza è servita con un Pallone d’Oro in miniatura sostenuto da uno stecchino. Anche la cura al dettaglio ha la sua importanza: non si diventa campioni senza essere, anche, un po’ perfezionisti.