“Insigne si pentirà di aver scelto la MLS”, l’attacco non passa inosservato

Lorenzo Insigne dal 1° luglio sarà ufficialmente un nuovo calciatore del Toronto. Non tutti, però, hanno condiviso la sua decisione

Dopo una vita al Napoli, dal 1° luglio, Lorenzo Insigne lascerà il club della sua città per sposare il progetto del Toronto, squadra militante nella Mayor League Soccer. La trattativa è stata chiusa già nel mese di gennaio e il classe ’91 ha anche già firmato il contratto che lo legherà alla società canadese.

Insigne
Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli (Foto LaPresse)

L’addio di Insigne, nelle ultime settimane, ha “creato” una faida tra coloro che ritengono giusta la scelta dell’attaccante e tra chi, invece, la ritengono una mossa sbagliata che, inevitabilmente, comporterà un declino della sua carriera.

Per molti, infatti, Insigne ha sbagliato ad accettare un campionato in via di sviluppo, ma di qualità inferiore agli standard europei. La scelta potrebbe costargli la nazionale ed a soli 31 anni sarebbe un vero peccato.

“Ha sbagliato”, l’ex allenatore critica Insigne

Zeman e Insigne ai tempi del Pescara (Foto LaPresse)

A criticare Insigne è stato Zeman, suo ex allenatore nella grandissima annata al Pescara. Il boemo, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, ha sottolineato: “Mi dispiace per Lorenzo. So quanto tenga a Napoli e alla squadra. Purtroppo ormai nel calcio contano solo i soldi, io però credo che Insigne sul piano sportivo si pentirà di questa scelta”. 

Il tecnico del Foggia ha poi lanciato una frecciatina ai procuratori, facendo intendere che anche dietro la scelta di Insigne ci sarebbe stata un interesse del suo agente: “Ormai i procuratori sono più importanti dei presidenti. Sarebbe meglio che le società si dessero tutte una calmata e fondamentalmente rinunciare a qualcosa per recuperare l’equilibrio economico, che era stato perso anche prima del Covid-19”. 

Per Zeman, dunque, Insigne nei prossimi mesi si pentirà di aver scelto il Toronto. Andrà proprio così? Oppure l’attuale numero 24 del Napoli riuscirà a far ricredere gli scettici?