Calcio

Serie A, che accusa dall’Ucraina: il retroscena scuote il campionato

Dall’Ucraina arriva una terribile accusa sulla Serie A: il retroscena e le parole durissime contro il campionato italiano. 

Arrivano terribili accuse dall’Ucraina e l’Italia n’è tristemente protagonista. Nell’ultimo mese, il governo Draghi ha dimostrato tutta la sua vicinanza a Zelensky e il suo Paese, vittima dell’invasione russa e dei bombardamenti che durano da 31 giorni.

Il Pallone della Serie A (LaPresse)

Il conflitto è logorante e la gente è stremata. C’è chi fa fila per l’acqua, chi per cibo, chi a stento sopravvive nelle città più colpite dall’assedio dell’esercito del Cremlino. L’inferno all’improvviso. Molti civili sono scappati, soprattutto donne, bambini e adolescenti, che hanno potuto lasciare l’Ucraina ed evitare di prestare servizio militare per difendere la Nazione. Gli uomini maggiorenni, invece, sono dovuti restare e rischiano ogni giorno la propria vita.

Intanto, in questo scenario infernale, il calcio ha provato a lanciare un segnale, un’apertura solidale. Infatti, FIFA e UEFA hanno consentito a tutte le leghe di aprire una finestra di trasferimento speciale. Ma in Italia tutto ciò non è avvenuto.

Serie A nella bufera: l’ex calciatore attacca l’Italia

Serie A, l’accusa dall’Ucraina (LaPresse)

I calciatori e allenatori tesserati in Ucraina hanno i contratti sospesi fino al termine della stagione, ma stando alle nuove e speciali regole FIFA possono concordarsi con società estere per un accordo fino al 30 giugno. Questa mossa dell’organo calcistico internazionale permette ai giocatori di continuare ad allenarsi in serenità e percepire lo stipendio altrove, visto che in Ucraina al momento è tutto sospeso.

Non tutti i campionati, però, hanno aperto le porte ai calciatori ucraini. E stiamo parlando proprio della Serie A che ha deciso di non accogliere i calciatori provenienti dall’Ucraina. A tal proposito, l’ex calciatore del Cagliari e attuale dirigente dello Shakhtar Donetsk ha lanciato una pesante accusa all’Italia e ad altri Paesi: “Che senso ha aprire una finestra di mercato se i campionati, compreso la Premier League, non aprono? Non ha senso – tuona Dario Srna a ITV News – Bisogna fare qualcosa di concreto per aiutare il calcio ucraino e i suoi giocatori. UEFA e FIFA lo stanno facendo, ma al momento non vedo azioni concrete dall’Italia, dalla Germania o dall’Inghilterra“.

In effetti, la Serie A ha deciso di non accettare calciatori provenienti dall’Ucraina, così come in Bundesliga e in Premier League. E’ possibile che il campionato italiano non si sia allineato all’UEFA e FIFA per non alterare la regolarità del campionato, con l’inserimento improvviso di alcuni tesserati che avrebbero potuto fare la differenza.

Leo Zullo

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