Conference League: Roma, perché oggi il Bodo Glimt fa meno paura

La sfida di coppa della Roma contro il Bodø/Glimt appare più agevole per i giallorossi rispetto allo scorso autunno

Quando l’urna ha estratto di nuovo il nome del Bodø/Glimt, i tifosi romanisti hanno avuto un brivido e non certo di piacere.

Conference League: Roma, il Bodo Glimt fa meno paura. I motivi di ottimismo
Conference League: Roma, il Bodo Glimt fa meno paura. I motivi di ottimismo (Lapresse)

La loro mente è naturalmente tornata allo scorso 21 ottobre quando la squadra di Mourinho giocò proprio in Norvegia per la sfida della fase a gironi della Conference League, rimediando un cappotto epocale e una sconfitta per 6-1 che aveva messo in dubbio l’intero progetto legato al tecnico portoghese.

Logico, allora, che ritrovarsi di fronte i gialloneri di Norvegia anche ai quarti di finale non sia stata la notizia più entusiasmante del mondo per il popolo giallorosso. Ma attenzione, perché le differenze fra ottobre ed oggi sono parecchie e tutte a favore della Roma.

Roma-Bodo, meno pericoli rispetto ad ottobre

Roma-Bodo, meno pericoli rispetto ad ottobre
Roma-Bodo, meno pericoli rispetto ad ottobre (Lapresse)

Tanto per cominciare, il campionato norvegese è ripreso da meno di una settimana dopo la pausa invernale durata 4 mesi e le gambe dei calciatori del Bodø non potranno girare al massimo come ad ottobre.

Inoltre, il calciomercato ha indebolito la squadra neo campione di Norvegia a causa della cessione dell’attaccante Erik Botheim (passato al Krasnodar) che nell’anno solare 2021 aveva realizzato 22 reti fra campionato e coppe, comprese 3 alla Roma nelle due gare disputate contro i giallorossi. Via anche l’ottimo terzino Bjorkan e l’ex capitano Berg.

Attenzione, però, a chi è rimasto al Bodø come Solbakken e Pellegrino che alla Roma hanno già fatto male in quel famoso 6-1 che, francamente, appare oggi pressoché irripetibile sia per il parziale indebolimento dei norvegesi, sia per la ritrovata solidità degli uomini di Mourinho che, forse assieme al Leicester, restano i grandi favoriti per la vittoria di un trofeo internazionale che dalle parti di Trigoria manca dagli anni Sessanta.

Peraltro, la Roma attende di giocare una finale europea dal maggio del 1991 quando perse contro l’Inter in Coppa Uefa.