Cristiano Ronaldo, lo scandalo costa caro: “Non lavora più con noi”

Stagione da incubo per Cristiano Ronaldo, molto nervoso, il portoghese si è reso protagonista di uno sfogo che ha fatto il giro del mondo.

Sembrava dovesse essere un trionfale ritorno per riportare il “nobile decaduta” Manchester United ai vertici, dove è sempre stato. Un po’ come ha fatto Ibrahimovic con il Milan per intenderci. Invece è stato un fallimento e, come insegnano le leggi di Murphy: “nessuna cosa va così male da non poter andare peggio”. Lo sta scoprendo suo malgrado anche Cristiano Ronaldo.

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Cristiano Ronaldo è il simbolo della crisi dei Red Devils. (LaPresse)

Nonostante il suo contributo in termini di gol non sia mancato, il piatto piange. Il ritorno di Cristiano Ronaldo all’Old Trafford non ha alzato l’asticella quanto speravano i tifosi dei Red Devils e ora si riflette sul futuro. Il Manchester United è attualmente settimo a sei punti dal quarto posto e le possibilità di vedere una Champions League senza l’asso portoghese il prossimo anno iniziano a farsi quantomai concrete.

Il futuro è però avvolto da una fitta nube di incertezza al momento, l’ex-juventino infatti potrebbe anche non rientrare tra i piani del club, così come potrebbe lui stesso decidere di abbandonare la nave, specialmente dopo il polverone alzatosi con il commento social in cui aveva definito Rooney e Carragherdue invidiosi“.

Ancora uno schiaffo: ora tocca a Cristiano Ronaldo

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Cristiano Ronaldo toccato duro nel match contro l’Everton. (LaPresse)

Non solo polveroni e polemiche, Cristiano Ronaldo ora alza pure le mani ed il suo sfogo rischia di costargli carissimo. Il fattaccio è accaduto domenica, dopo la partita persa in trasferta dallo United contro l’Everton quartultimo. E’ una sconfitta di una pesantezza considerevole sull’economia della stagione ed il nervosismo dei Red Devils è evidente.

Dopo lo schiaffo di Anagni, quello di Papa Francesco e quello di Will Smith eccone un altro che entrerà nella storia, quello di Cristiano Ronaldo al giovane tifoso autistico dell’Everton. Peggio di così non poteva andare e ovviamente è già iniziata la gogna mediatica per il portoghese. A fare particolarmente scalpore è stata soprattutto la reazione di Save The Children. Il famoso ente benefico di cui CR7 è stato a lungo testimonial ha infatti preso vigorosamente le distanze dal calciatore con uno statement piuttosto inequivocabile: “Cristiano Ronaldo è stato un sostenitore del lavoro di Save the Children per le famiglie povere di tutto il mondo – ricorda l’organizzazione di carità, che poi taglia definitivamente i ponti col portoghese – Non lavora con Save the Children da luglio 2018 e non è più un ambasciatore di Save the Children“.