Tra curiosità e passioni extra-calcio, Morata ha parlato a Dazn anche della Juventus e dei giocatori che lo impressionano di più.
Sembrava destinato ad andar via dalla Juventus a gennaio, Alvaro Morata. Ed invece mister Allegri lo ha convinto a rimanere e ad aspettare l’arrivo di Dusan Vlahovic, che – a sentire il toscano – avrebbe giovato anche a lui. D’altronde, Morata è sempre stato felice in bianconero, e lo ha ripetuto nell’intervista rilasciata a Dazn, dove ha toccato diversi temi. 
“Ho sempre detto che do tutto per vincere, per la squadra, per i compagni e per i tifosi”, ha confermato. E alla Juventus si vede ancor di più. Sarà il legame con la curva dopo la prima avventura torinese, ma il suo spirito di sacrificio assume un’altra connotazione quando veste il bianconero. Oggi, addirittura, fa da spalla a Vlahovic e cerca gli assist. Si mette a disposizione per ciò che gli schemi dell’allenatore richiedono: “Mi piacerebbe fare 60 gol, ma mi piace di più vincere e aiutare i miei compagni”.
A proposito dei compagni, a Dazn Morata ha avuto l’occasione di parlare della recente visita alla Continassa da parte di Carlos Tevez. Il suo compagno d’attacco nei primi due anni in Italia. Anni per i quali ha ringraziato l’argentino, che “mi ha reso calciatore quando sono arrivato a 21 anni”. Il grande rimpianto di quel biennio è non aver vinto la finale di Berlino contro il Barcellona, anche perché in quella squadra c’era la famigerata “BBC”, il terzetto difensivo composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Il difensore più forte secondo Alvaro Morata
Cresciuto con esempi del genere, Morata tiene in grande considerazione la difesa. Di conseguenza non c’è da sorprendersi quando dice: “Tante volte si parla di Xavi, Iniesta e Busquets: la Spagna partiva dalla difesa, come l’Italia che ha vinto gli Europei. È questo che ti fa vincere”.
Da attaccante, poi, gli è stato chiesto quale sia il difensore più forte che abbia mai affrontato. “Chiellini, Bonucci e Barzagli sono sempre stati tosti”, ha detto. Ma il più forte – secondo il numero 9 della Juventus – è Sergio Ramos. Tra i più giovani, invece, apprezza Laporte, e di De Ligt dice: “Diventerà un fenomeno”. Non potrebbe dire altrimenti, perché se in Serie A il rendimento della Vecchia Signora è migliorato è senz’altro anche merito dell’olandese, che ha preso in mano le redini del reparto difensivo.
