Novità importanti sul fronte del rimborso arbitri e decisione ufficiale che non va assolutamente presa sottogamba. Cosa è accaduto e perché.
La questione del rimborso spese per gli arbitri è un argomento centrale che riguarda proprio gli assistenti di gara e i giudici che hanno il compito di dirigere un confronto. L’AIA si è mossa in tal senso, con tanto di annuncio per una questione alquanto delicata e da analizzare con tutti i dettagli del caso. 
La novità certamente avrà colto di sorpresa in molti, ma la realtà è che non sarebbe il primo caso accertato nel mondo del calcio. Adesso è tempo di conoscere i dettagli e comprenderne i motivi. La situazione è ben definita e non serve aggiungere molto altro in tal senso.
Rimborso arbitri, cosa è accaduto e quali sono le conseguenze
L’arbitro Piero Giacomelli è sospeso da poco più di due mesi. A rivelare quanto accaduto è Sportialia e nello specifico il giornalista Michele Criscitiello. Scoppia un nuovo scandalo sui rimborsi degli arbitri. Di fatto a inizio marzo 2022 la Commissione disciplinare ha sospeso il giudice di gara per 14 mesi.
Secondo quanto riportato da Sportitalia, lo scorso 11 dicembre l’arbitro e l’assistente Alessio Tolfo hanno partecipato alla gara fra Spal e Brescia, chiedendo al contempo il rimborso, così come avviene per ogni trasferta. Nel caso specifico, però, Giacomelli lo avrebbe chiesto per il viaggio da Trieste a Ferrara, ma in realtà il tragitto sarebbe stato da Trieste a Portogruaro, poi avrebbe proseguito autonomamente con Tolfo. La richiesta di rimborso per la gara di Serie B è di 71,40 euro.
La sospensione di Giacomelli è in vigore dallo scorso 8 febbraio. “Ecco le carte! Tenute segrete per 55 giorni dal calcio italiano. Giacomelli ancora fermato. Questa volta per 14 mesi. Ancora rimborsi gonfiati. Per 71.40 euro“, ha ricordato Criscitiello con l’immagine delle carte postata su Twitter. La vicenda degli arbitri è alquanto complessa e a distanza di diversi mesi emergono nuovi dettagli mentre il campionato entra nelle fasi conclusive.
