Richarlison, l’esultanza col fumogeno sconvolge: ricordi il precedente in Serie A?

Richarlison è nella bufera e attende una decisione sulla squalifica per la sua esultanza. Un episodio molto simile avvenne in Serie A anni fa.

Sembrava una tranquilla domenica di sport al Goodison Park di Liverpool ieri pomeriggio. Poi al 46′ Richarlison segna un gol di importanza capitale nella lotta per la salvezza dell’Everton ed inizia la festa. La sfida contro il Chelsea finisce 1-0 grazie alla sua rete, ma subito dopo il gol accade un fattaccio che sta ancora facendo discutere. Dagli spalti arrivano dei fumogeni, il giovane brasiliano sulle ali dell’euforia ne raccoglie uno e lo rilancia negli spalti. I tifosi del Chelsea insorgono, chiedendo l’espulsione, ma l’attaccante non riceve neanche un giallo. Ora si attende la decisione della FA, ma l’episodio riporta alla memoria un fatto analogo avvenuto in Serie A diversi anni fa. Chi se lo ricorda?

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L’attaccante dell’Everton, Richarlison. (LaPresse)

Adesso per l’attaccante dell’Everton rischia di mettersi male. Tutti gli altri tifosi sono arrabbiatissimi con l’arbitro perché non ha preso provvedimenti subito dopo il fatto, ma ora potrebbe pensarci la FA. La Lega inglese infatti potrebbe comminare a Richarlison fino a 3 giornate di squalifica. Sarebbe una brutta stangata per l’Everton, che sta lottando per non retrocedere.

Mentre si attendono i provvedimenti ufficiali, la memoria vola nel passato e riporta a galla episodi simili. Il più recente è sicuramente quello avvenuto in Francia nel corso della partita tra Nizza e Olympique Marsiglia. Il fantasista dell’OM Payet era in procinto di battere un corner quando è stato colpito alla nuca da una bottiglietta lanciata dai tifosi di casa. In preda alla rabbia il giocatore francese l’ha rilanciata nel pubblico e poi è scoppiato il finimondo, con invasione di campo e partita sospesa. C’è però un precedente anche in Serie A.

Fumogeno rispedito in curva, il precedente della Serie A

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Sebastiano Rossi, portiere del Milan “degli Invincibili”. (LaPresse)

Correva l’anno 1993 e la Serie A conosceva un solo padrone: il Milan di Fabio Capello, meglio noto come il Milan “degli Invincibili“. Il nome fu decretato vista la lunga serie di partite senza sconfitte, laddove in realtà diventava un’impresa anche solo segnare ai Rossoneri. Infatti nella trasferta del Diavolo a Foggia, il gol segnato dagli altri rossoneri, i pugliesi all’epoca allenati da Zeman, interruppe il record di imbattibilità di Sebastiano Rossi a 691 minuti che puntava il record assoluto di Zoff (che poi avrebbe comunque battuto al tentativo successivo, fissando la sua imbattibilità a 929′). All’epoca anche solo segnare un gol al Milan, al netto del risultato finale, era letteralmente un evento. Così i tifosi di casa iniziano a prendere in giro Rossi, che per tutta risposta replica con un gesto non esattamente “da lord inglese”. Questo gesto scatena il risentimento della curva padrona di casa che lancia un fumogeno contro l’estremo difensore milanista.

Sebastiano Rossi, per chi se lo ricorda, era uno dei giocatori meno indicati con cui imbastire un aspro contraddittorio (chiedere eventualmente conferma anche a Bucchi, ex-Perugia). La sua fama di giocatore piuttosto fumantino precede quella delle sue imprese sportive (il suo record di imbattibilità ha infatti resistito per 22 anni, prima di essere battuto da Buffon). Ecco quindi che come il portiere vede arrivare il fumogeno vicino a lui decide di afferrarlo e rispedirlo dritto al mittente. Fortunatamente nessuno si fece male, ma il gesto gli costò un cartellino giallo ed una sanzione pecuniaria di 1.500.000 delle vecchie Lire.