ESCLUSIVA CT, Bagni e il primo scudetto del Napoli di Maradona: “Senza Diego non avremmo mai vinto”

A 35 anni dal primo scudetto del Napoli di Maradona, e pochi giorni dall’uscita del libro “Che vi siete persi”, edito da Sperling & Kupfer e curato insieme all’ex compagno Bruno Giordano, Salvatore Bagni apre il cassetto dei ricordi e torna a parlare di quella straordinaria stagione rimasta nel cuore di tutti i tifosi e della speciale amicizia con l’indimenticato Pibe de oro.

Chi non ha avuto la fortuna di vedere in azione il Napoli di Maradona, in effetti non può sapere cosa si è perso. Per tentare di spiegare ai più giovani qual è stata l’alchimia che permise a quella di squadra di vincere il tricolore, Bagni e Giordano si sono dedicati alla stesura di queste 240 pagine che ben raccontano cosa successe all’ombra del Vesuvio in quella lontana stagione 1986/1987.

Il ricordo di quello scudetto è ancora vivo, soprattutto per chi vive Napoli come me da molti anni – spiega l’ex centrocampista azzurro – Non pensavo che potesse durare così a lungo, ma Napoli è l’unica città al mondo dove i tifosi, se pensano che tu abbia dato tutto per la maglia, te lo riconoscono per tutta la vita. Ma non a parole, a fatti. Io amo i napoletani e penso che questo amore sia ricambiato. Oltre ad avermi apprezzato come giocatore mi stimano anche come persona“.

Hai avuto la fortuna di conoscere bene Maradona. Che ricordo hai di lui?

Diego non si è fatto conoscere per quello che realmente era. Per sentirsi a proprio agio doveva stare nell’ambiente dove sentiva affetto e in questa casa lo ha sempre trovato, anche quando non stava bene. Ho vissuto il suo momento negativo, ma sempre con il sorriso, e quello della sua rinascita. Dopo l’operazione a Cartagena tornò qui ed era un uomo felice. Fu l’anno migliore, secondo me, della sua vita. Ci rispettavamo e ho vissuto momenti d’intimità con lui. Per quello che faceva in campo, poi, bisognerebbe inginocchiarsi davanti a lui ancora adesso. Quella squadra era fortissima, ma senza Diego non avremmo mai vinto lo scudetto“.

Bagni, il Napoli di Spalletti e il rimpianto per lo scudetto

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti (LaPresse)

Milan e Inter si stanno giocando lo scudetto. Dove ha sbagliato il Napoli di Spalletti?

La mia favorita era sin dall’inizio il Napoli, ma la squadra di Spalletti è mancata nelle partite decisive. I demeriti vanno suddivisi tra tutti. È difficile lottare per lo scudetto se non sei abituato a vincere. È mancata la mentalità vincente. Giocare le prime dieci giornate non è come giocare le ultime cinque. Devi avere qualcosa in più che ti spinga a credere che tu possa vincere il campionato. Noi avevamo Diego. Se dovesse vincere il Milan sarebbe una sorpresa totale, perché secondo me Maldini ha chiesto ai suoi giocatori l’accesso alla Champions e non il tricolore. Poi con il lavoro, la qualità e con persone di spessore come Paolo sono riusciti ad arrivare dove sono adesso“.

Da Napoli è passato anche Ancelotti…

Carlo è unico, così come è unico il rapporto che instaura i giocatori. Merita tutto quello che ha conquistato, sia come persona che come allenatore. Ha vinto il campionato e adesso si va a giocare la finale di Champions League. E ci va con delle buone chance di vincerla. Il Real Madrid lo avevamo sempre dato per spacciato, poi grazie ad Ancelotti e alla squadra è sempre rimasto in corsa e ora ha la possibilità di giocarsi l”ennesima finale europea“.

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