Milan-Iterpro, ESCLUSIVA CT: “Già trent’anni fa un database invidiato da tutti”

Il fondatore di Iterpro Marco Savino racconta a CalcioToday il lavoro con il Milan e con le oltre venti società con cui la società collabora in Europa 

Il primato in Serie A del Milan nasce da lontano. Lo spiega a CalcioToday.it Marco Savino, fondatore e CEO di Iterpro. “Forniamo un sistema di intelligence trasversale che copre tutti i servizi riguardanti la gestione del calciatore e delle squadre, quindi tattica, performance, scienza sportiva, parte medica, scouting, profilazione dei giocatori, talent development sulle Academy, fino ad arrivare alla gestione amministrativa e finanziaria. “E’ il Football Manager nella vita reale” dice Savino, giovane imprenditore che si è stabilito a Londra.

Milan-Iterpro, ESCLUSIVA CT: "Già trent'anni fa un database invidiato da tutti"
Milan-Iterpro, ESCLUSIVA CT: “Già trent’anni fa un database invidiato da tutti” (Lapresse)

Venticinque le squadre in Europa che si sono rivolti a loro. “Siamo molto forti in Italia – spiega il fondatore -, dove abbiamo Milan, Spezia, Torino, Bologna, Verona, Monza, Genoa. In Europa collaboriamo con Zenit San Pietroburgo, Leeds, Watford, la Federazione lettone, la Federazione svizzera e quella maltese. C’è poi una serie di club che ci hanno chiesto di fornire loro dei servizi, e che non posso nominare, in Francia, Germania e Stati Uniti”.

“Non servono dati, ma informazioni”

Marco Savino, fondatore e CEO di Iterpro
Marco Savino, fondatore e CEO di Iterpro (Foto Iterpro)

Secondo Savino, la differenza non la fai con i dati, perché questi sono più disponibili che in passato, ma con le informazioni. Ovvero con il risultato dell’integrazione fra i dati, delle analisi, delle spiegazioni. Quello che la sua società fornisce ad allenatori e dirigenti è una sintesi con un interfaccia grafica che ricorda quella dei videogame.

Vedi il nome di un giocatore e accanto una freccia in su o in giù, come nei videogiochi – spiega -. Ma dietro a quel simbolo ci sono analisi complesse, intelligenza artificiale, tracciamenti con il GPS, match analysis. In questo modo un allenatore capisce subito come sta un giocatore, o un dirigente può sapere se ha raggiunto un obiettivo, tenere sotto controllo i bonus, i contratti. Abbiamo consentito di digitalizzare tutti gli accordi con i calciatori e tracciarli in maniera completamente automatica. Così un dirigente sa sempre quando dovrà pagare il prossimo bonus, o a quanto ammonteranno le commissioni dell’agente, e potrà effettuare simulazioni finanziarie” per valutare l’impatto economico delle future scelte di calciomercato.

In Italia, però, è ancora forte il peso delle sensazioni nelle valutazioni dei dirigenti e dei dirigenti. “I calciatori sono il principale asset dei club, ma in pochi li conoscono davvero – spiega -. Servirebbe una consapevolezza più generalizzata da parte di tutti i soggetti coinvolti nella vita di un club. Il fisioterapista che mette le mani sui calciatori in una società di Serie A con un monte ingaggi che arriva anche a 2-300 milioni lordi fa asset management. Ma lo fa anche il magazziniere che porta l’acqua e i palloni”.

Perché il Milan è un’eccezione in Italia

Perché il Milan è un'eccezione in Italia
Savino: “Perché il Milan è un’eccezione in Italia” (Lapresse)

La questione, ammette Savino, si pone perché gli orizzonti temporali delle proprietà, che puntano a costruire progetti di lungo periodo, spesso si scontrano con allenatori che guardano non oltre le prossime settimane, che magari hanno contratti di sei mesi. “Quando il progetto di lungo periodo corrisponde alle esigenze attuali si fanno i grandi risultati” commenta.

Da questo punto di vista, spiega, in Italia c’è una società che si è sempre mostrata lungimirante in materia di scelte di management: il Milan. “Secondo me è tra le prime in Italia, se non la prima. Trent’anni fa avevano un database costruito da Berlusconi, era pazzesco per l’epoca. I grandi club di tutto il mondo andavano al Milan a cercare ispirazione”. Anche oggi, l’attenzione dei rossoneri verso l’analisi dei dati come elemento strategico nella vita del club può spiegare il successo della gestione Pioli sul campo e nella valorizzazione economica della rosa.