Inter, cessione eccellente in estate: perché sarebbe sciocco perdere Bastoni

L’Inter sembra pronta a privarsi di Alessandro Bastoni. Le motivazioni per trattenerlo, però, sono tantissime, e non solo tecnico-tattiche.

Dopo le cessioni di Achraf Hakimi e Romelu Lukaku nella scorsa estate, l’Inter sembra destinata a dover cedere un altro dei suoi gioielli per finanziare la propria sessione estiva di calciomercato. L’indiziato principale, secondo le ultime notizie, sarebbe il difensore Alessandro Bastoni, cresciuto moltissimo nelle ultime stagioni.

Inter, cessione eccellente in estate: perché sarebbe sciocco perdere Bastoni
Inter, cessione eccellente in estate: perché sarebbe sciocco perdere Bastoni (LaPresse)

Dopo il primo anno al Parma, il classe 1999 si è imposto progressivamente nel biennio di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra. Da “braccetto” della difesa a tre è capace di spingersi avanti, ma anche di iniziare l’azione impostando col suo piede mancino. Eppure, i motivi per cui sarebbe davvero sciocco perderlo sono ancor più profondi.

Inter, tutti i motivi per cui perdere Bastoni sarebbe un grave errore

Inter, tutti i motivi per cui perdere Bastoni sarebbe un grave errore
Inter, tutti i motivi per cui perdere Bastoni sarebbe un grave errore (Ansa)

Su Bastoni ci sarebbero sia il Tottenham che il Manchester United, pronti ad offerte difficili da rifiutare per la Serie A. D’altronde, i nostri club più importanti puntano ora più che mai alla sostenibilità societaria, ed una cifra intorno ai 60 milioni, se non superiore, farebbe molto comodo.

Ciò che però fa storcere il naso è relativo proprio allo stato delle cose nel calcio nostrano. Se proprio c’è bisogno di vendere, come mai il primo a cui si pensa è Bastoni? Sarebbe sciocco, in una squadra di qualità come l’Inter, pensare che sia l’unico ad avere mercato. Ed anche se l’intento è quello di far spazio a Gleison Bremer, venendo uno dei difensori, come mai si pensa subito a privarsi non solo di un italiano, ma anche del più giovane dei tre titolari.

Ci si lamenta spessissimo del divario economico tra l’Italia e l’Inghilterra in particolare, ma questa volta, nel perdere un elemento così, ci sarebbe lo zampino degli stessi nerazzurri. Si è fatto di tutto, negli anni passati, per trattenere Milan Skriniar, di 27 anni. Come mai non sembra esserci la stessa attenzione intorno alla sola eventualità di dover perdere un centrale di 23 anni, azzurro, e che secondo Giorgio Chiellini è il futuro della Nazionale?

Davvero vale la pena perderlo, un giocatore che alla sua età è già così esperto (oltre che ben inserito nel sistema Inter)? È strano pensare che sia proprio lui il sacrificio per rimpolpare le casse della società. La vicenda lascia amarezza in bocca, perché gli italiani, all’estero, si distinguono ancora ai massimi livelli (si pensi anche a Jorginho e Verratti). Ed è quasi paradossale che, a creare il divario qualitativo che si vede tra le big di Serie A e quelle nel resto d’Europa, possano contribuire anche giocatori che ci si dovrebbe impegnare a valorizzare e trattenere.