Champions League, caos prima della finale: l’annuncio della UEFA

L’annuncio della UEFA sul caos all’esterno dello Stade de France prima della finale di Champions League, dopo le accuse del Liverpool e del capitano Robertson

Il caos che ha ritardato l’inizio della finale di Champions League conserva ancora molti punti oscuri. Fuori dallo Stade de France, la polizia ha sparato lacrimogeni contro tifosi del Liverpool, e diversi di loro non sono riusciti ad entrare e assistere alla partita. Molti i posti rimasti vuoti sulle tribune per la finale, scattata 36 minuti dopo l’orario previsto.

Champions League, caos prima della finale: il Liverpool protesta, la risposta della UEFA
Champions League, caos prima della finale: il Liverpool protesta, la risposta della UEFA (Lapresse)

Immediato è scattato anche lo scarico delle responsabilità. Gérald Darmanin, ministro dell’interno francese, ha accusato i tifosi inglesi. “Migliaia di loro sono arrivati allo stadio senza biglietto o con tagliandi contraffatti e hanno provato a forzare l’ingresso nello stadio, in qualche caso anche aggredendo gli steward“.

Il Liverpool ha espresso, in un comunicato, tutta la sua delusione per come è stata gestita la sicurezza all’esterno dello Stade de France. “E’ il più grande match della stagione per il calcio europeo – scrive il club -, i tifosi non dovrebbero sperimentare tutto questo. Chiediamo ufficialmente un’indagine formale sulle cause di questi inaccettabili problemi“.

Champions League, l’accusa di Robertson e la risposta della UEFA

Champions League, l'accusa di Robertson e la risposta della UEFA
Champions League, l’accusa di Robertson e la risposta della UEFA (Lapresse)

Il capitano del Liverpool, il centrocampista scozzese Andy Robertson, ha contestato anche la versione della UEFA e del governo francese a proposito della presenza di tifosi con biglietti falsi. Ha portato infatti la testimonianza di un suo amico a cui lo stesso Robertson aveva dato il biglietto per entrare allo Stade de France per la finale. Anche a lui è stato negato l’ingresso, anche il suo biglietto è stato erroneamente considerato come contraffatto.

Quando arrivi alla partita e vedi che ci sono problemi per entrare allo stadio, la polizia francese ha la mano pesante, persone che hanno il diritto di entrare che vengono lasciate fuori perché gli viene detto che il loro biglietto è falso e non è vero, si crea il panico” ha detto.

Secondo Vincent Duluc dell’Equipe, “il fiasco dell’organizzazione della 67ma finale di Coppa Campioni/Champions League deriva, innanzitutto, da gravi errori nella gestione del flusso dei tifosi”. Il giornalista ricorda come la prima finale della manifestazione, nel 1956, si fosse giocata proprio a Parigi nel 1956 e ipotizza che prima di rivederne un’altra dopo il 2022 ci vorrà parecchio tempo.

Chi potrebbe voler tornare allo Stade de France e confrontarsi di nuovo con l’organizzazione e la sicurezza francesi dopo il caos di sabato sera?” scrive. Una domanda che continuerà ad aleggiare come un’ombra anche in occasione del Mondiale di rugby che la Francia ospiterà nel 2023 e per le Olimpiadi di Parigi 2024.

Sulla vicenda la UEFA ha promesso di avviare un’inchiesta per comprendere cosa sia davvero successo all’esterno dello Stade de France prima della finale di Champions league.