Allegri: “Pogba non torna alla Juve. De Ligt leader. Dybala si è perso perché…”

Massimiliano Allegri ha svelato importanti retroscena sul ritorno di Pogba alla Juventus, la permanenza di De Ligt e l’addio di Dybala 

In occasione del TeoreMax, speciale di DAZN con Andrea Barzaghi, Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista dai temi inediti ed interessantissimi, specie per i tifosi della Juventus. L’allenatore toscano ha attraversato il passato, si è concentrato sul presente, fino ad arrivare al possibile futuro bianconero.

Allegri Juve Pogba
Allegri, allenatore della Juve (LaPresse)

La stagione appena conclusa è stata più che deludente per i bianconeri, che hanno chiuso al quarto posto e senza neanche un titolo vinto. L’uscita in Champions League agli ottavi contro il Villarreal e la sconfitta in finale di Coppa Italia contro l’Inter hanno decretato la definitiva disfatta.

Una Juventus poco bella da vedere, poco produttiva in termini di crescita dei singoli giocatori e, appunto, poco vincente. Servirà dunque un’importante ricostruzione in vista della prossima stagione se vorrà tornare a trionfare ed in questo senso il mercato sarà fondamentale.

Allegri, tutta la verità su Pogba e Dybala: le dichiarazioni

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Max Allegri, allenatore (LaPresse)

Tra i vari temi trattati nel corso della chiacchierata con Barzagli, Max Allegri ha parlato proprio del concetto del “vincere è l’unica cosa che conta“. L’allenatore ha infatti spiegato che per lui: “Chi vince non può mai giocare male. Però chi gioca bene e non vince viene criticato. Quando alleni una grande squadra devi vincere, tutti vogliono giocare bene ma è un concetto astratto”.

Subito dopo si è concentrato sulla sua Juventus, nominando dei leader: De Ligt e Locatelli ne sono due per il futuro. Manuel potrà essere anche il capitano in futuro. Miretti ha fatto molto bene, sa essere davvero affidabile. Vlahovic? Sa essere un leader anche lui a modo suo, vuole sempre vincere”.

Allegri ha poi parlato di Paulo Dybala, che ha ufficialmente lasciato la Juve: “Deve tornare ad essere se stesso. C’è stato un periodo in cui si è fatto trascinare dall’essere il nuovo Messi. Un giocatore non può emulare o pensare di essere come un altro. Ha ancora tanto da dare perché ha doti tecniche straordinarie e gioca in modo divino”.

Infine sul ritorno di Pogba ha chiuso:Paul non tornerà perché ha paura di sfidarmi. Prima ha perso con i piedi e poi con le mani, quindi è andato via. Il vero motivo per cui se n’è andato è questo e difficilmente ora torna”.