Il Real Madrid ha preso posizione a proposito degli incidenti che hanno ritardato l’inizio della finale di Champions League e sulle accuse ai tifosi del Liverpool
Il caos all’esterno dello stadio di Saint-Denis che ha causato il rinvio del calcio d’inizio della finale di Champions League non ha ancora una spiegazione condivisa. Il governo francese ha accusato i tifosi del Liverpool perché sarebbero arrivati in massa con biglietti falsi o contraffatti. Ma il club ha preteso delle scuse e sottolineato che potrebbe cercare tutele legali per quei tifosi danneggiati dalle manchevolezze dell’organizzazione. I Reds hanno un alleato in più, adesso. Anche il Real Madrid, che ha conquistato in campo la quattordicesima Coppa dei Campioni o Champions League ha infatti preso posizione. 
La polemica si è tornata ad accendere dopo l’udienza in Senato del ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. Secondo la versione dei fatti esposta ieri, dai 30 ai 40 mila tifosi inglesi sarebbero arrivati senza biglietti validi e questo avrebbe comportato la concentrazione in massa di sostenitori dei Reds fuori dai cancelli e i tentativi di forzarli. Ma tanti tifosi del Liverpool, che erano a Parigi, hanno raccontato di agenti della polizia inspiegabilmente violenti contro di loro.
Secondo l’amministratore delegato del club, Billy Hogan, le accuse di Darmanin servono solo a scaricare le responsabilità . Per il presidente Tom Werner, le frasi del ministro sarebbero “poco professionali e del tutto irrispettose verso le migliaia di tifosi del Liverpool che sono stati feriti, emotivamente e fisicamente“.
Champions League, caos in finale: la richiesta del Real Madrid
Quei tifosi hanno da oggi un potenziale alleato in più. Anche il Real Madrid, infatti, ha chiesto risposte concrete ai francesi in merito a quanto successo sabato. “Vogliamo conoscere le ragioni che hanno portato a individuare Saint Denis come sede della finale e quali criteri sono stati presi in considerazione alla luce di quello che è successo” si legge in un comunicato del club.
“Vogliamo anche risposte e spiegazioni su chi siano i responsabili che hanno lasciato i tifosi non sorvegliati e indifesi. Tifosi il cui comportamento generale è stato sempre esemplare. Come dimostrano chiaramente le immagini mostrate dai media, molti di loro sono stati attaccati, tormentati, aggrediti e derubati con violenza”.
Il ministro francese dello sport Amélie Oudéa-Castéra ha detto lunedì scorso che ci sarà un rapporto pubblicato nel giro di dieci giorni. Anche la UEFA ha intanto commissionato un’inchiesta indipendente sulla vicenda.
