“Balotelli ha tre personalità”, l’ex compagno svela il segreto di SuperMario

Mario Balotelli ha tre personalità, è la rivelazione di un suo ex compagno di squadra che ha svelato il segreto dell’attaccante italiano 

Tutto si può dire, ma non che Mario Balotelli abbia vissuto una carriera banale. L’attaccante italiano ha conseguito il Triplete a soli 20 anni e la strada del successo sembrava spianata davanti a lui. Il suo carattere, però, lo ha più volte frenato in carriera, tanto da costargli quella svolta che tutti si aspettavano.

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Balotelli, attaccante (Ansa)

L’ultimo vero apice toccato dalla carriera di SuperMario è arrivato nell’estate del 2012, con la storica doppietta alla Germania nell’Europeo dove l’Italia si fermò solamente in finale contro la super Spagna. In quello stesso anno arrivò anche l’ultimo trofeo messo in bacheca, la Premier League con il Manchester City.

Proprio un Citizens come Vincent Kompany ha rilasciato un’intervista dove ha parlato di Mario Balotelli, svelando un segreto che non tutti conoscono. In Inghilterra, SuperMario ha trascorso tre anni, prima di trasferirsi al Milan e poi tornare nuovamente in Premier ma con la maglia del Liverpool.

Il segreto di Balotelli: la verità raccontata da Kompany

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Mario Balotelli, centravanti (Ansa)

Annate più ricche di bassi e voci di gossip, che gol, appena 30 in 80 partite con il City e solamente 4 con i Reds in 28 gare. Proprio in quel periodo il carattere complicato di Balo è emerso, tarpandogli le ali per esperienze ben più redditizie anche in termini di trofei vinti.

Per Vincent Kompany, alcuni atteggiamenti dello stesso Balotelli sono stati dettati dalla sua tripla personalità. Nell’intervista rilasciata sul sito ufficiale del Manchester City, il grande ex ha infatti dichiarato: “E’ uno di quei calciatori con grandi abilità e aveva diversi aspetti dell’attaccante. Era rapido, poteva correrti alle spalle e segnare in diversi modi. Era anche molto bravo a tenere la palla perché era agile. Questo era uno dei suoi lati, una delle sue tre personalità.

Poi ha aggiunto: “Poi c’era il Mario che aveva l’abilità di creare un momento di attenzione su di sé ed era imprevedibile. Forse proprio questo aspetto è stata la ragione dei suoi alti e  bassi nella vita”. Infine ha concluso: “La terza personalità era quella del vero Mario, una persona gentile e che aveva sempre qualcosa da darti per aiutarti. Dice sempre quello che pensa”.

Un ritratto ben delineato di chi ha avuto modo di trascorrere tre anni in sua compagnia e che ha così imparato a conoscerne pregi e difetti. Ora, per Mario Balotelli, prosegue l’avventura all’Adana Demirspor in Turchia, dove in questa stagione ha concluso con 19 gol in 33 partite giocate.