Raspadori futuro della Nazionale? Il motivo della scommessa di Mancini

Perché ct Mancini punta molto su Giacomo Raspadori per la Nazionale? Il motivo coinvolge altri tre attaccanti.

Roberto Mancini sta dando nuova linfa alla Nazionale. Il commissario tecnico, dopo l’esclusione dal Mondiale e a seguito della pesante batosta contro l’Argentina, sta dando spazio a molti giovani e calciatori di una nuova generazione.

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori, la scommessa di Mancini (LaPresse)

Sono rimasti una trentina di giocatori nel ritiro di Coverciano per disputare le prossime due gare contro Inghilterra e Germania. Di questo gruppo, certamente molti potrebbero essere tagliati e lasciare spazio ai big che hanno già lasciato il ritiro o che non ci sono andati per infortunio (Immobile, ad esempio). Ma tra i calciatori che faranno parte del gruppo azzurro, del presente e soprattutto del futuro, sarà data più di una chance a Giacomo Raspadori. E Mancini punta moltissimo sull’attaccante classe 2000: il motivo coinvolge i bomber azzurri.

Raspadori ruba la scena, Mancini aspetta il suo salto: dove può arrivare il giovane attaccante

Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo e della Nazionale
Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo e della Nazionale (LaPresse)

La Nazionale ha un problema serio. Trovare la via del gol con gli attaccanti è sempre più difficile. Nelle ultime cinque partite disputate dai ragazzi di ct Mancini, solo un attaccante è riuscito ad entrare nel tabellino marcatori: Giacomo Raspadori.

Il classe 2000 ha siglato una doppietta nell’amichevole contro la Turchia, post sconfitta con la Macedonia del Nord, dopodiché i marcatori azzurri sono stati sempre centrocampisti. Questo dato evidenzia un problema che, sommato alle partite disputate dopo gli Europei, fa pensare ad una sola soluzione. Il numero 18 del Sassuolo è la scommessa di Mancini in vista delle qualificazioni agli Europei del 2024.

La concorrenza nel reparto offensivo della Nazionale è spietata, ma attualmente pochi riescono a fare la differenza. Sulla fascia destra ci sono tantissimi giocatori, ma probabilmente solo Berardi al momento è considerabile il vero titolare. Sulla sinistra, invece, ci sono poche alternative. Insigne è il titolarissimo, Zerbin è la nuova leva lanciata dal commissario tecnico nella sfida contro l’Ungheria. Il talentuoso attaccante del vivaio del Napoli non ha mai esordito in Serie A e neppure con la maglia azzurra.

Il centravanti titolare della Nazionale, invece, è Ciro Immobile. Tuttavia, da mesi l’attaccante della Lazio ha deluso le aspettative nel gioco di Mancini. Oltretutto, in queste gare di Nations League è rimasto a casa per infortunio. Difficile pensare che il capocannoniere della Serie A rifiuti le prossime convocazioni in azzurro, ma il ct sta azzerando nuovamente le sue gerarchie e Ciro dovrà tornare a giocarsi il posto da titolare. Magari con Gianluca Scamacca, altro centravanti su cui punterà moltissimo il tecnico. D’altra parte, Belotti e Joao Pedro non hanno dimostrato di reggere il peso della maglia azzurra.

L’unico che sta facendo la differenza è proprio Raspadori, attaccante mobile, una seconda punta con l’istinto del gol. Chiaramente, Mancini attende il grande salto di qualità che dovrà avvenire nella prossima stagione. Giacomo è testimonial della nuova Italia, quella che dovrà centrare la qualificazione ad EURO 2024. Nel frattempo, l’attaccante neroverde è diventato anche modello per Pitti Uomo e svela a SportWeek di vestirsi con gusto: “Spendo soprattutto in pantaloni e maglie”.