Non solo Ten Hag, da Conte a Di Canio: le regole assurde imposte dagli allenatori

Ten Hag ha imposto alcune regole ferree al Manchester United, ma c’è chi ha fatto peggio: da Antonio Conte a Paolo Di Canio, le follie dei mister

Il Manchester United si prepara alla nuova stagione, ma Ten Hag ha voluto mettere subito alcune regole importanti. I calciatori dovranno rispettare seriamente le indicazioni del mister, altrimenti saranno messi “alla porta”.

Antonio Conte e le sue regole imposte ai calciatori
Antonio Conte e le sue regole imposte ai calciatori (LaPresse)

Si tratta di alcune regole sulle condizioni fisiche. In particolare, i calciatori dovranno allenarsi duramente come se giocassero ogni giorno una partita: pena l’esclusione. Mai abbassare la guardia per Cristiano Ronaldo e compagni. Ma ci sono allenatori che hanno fatto sicuramente peggio nel passato.

Dai rapporti sessuali pre-partita al divieto di cibo, ecco quali allenatori sono passati alla storia per le loro regole.

Gli scarpini di Ferguson, i cellulari di Di Canio e le carte di Spalletti: le regole dei mister

Spalletti e le regole sulle carte
Spalletti e le regole sulle carte (LaPresse)

I tifosi del Manchester United, alla lettura delle regole di Ten Hag, avranno certamente ricordato le imposizioni di Sir Alex Ferguson. L’ex mister e leggenda dei Red Devils, infastidito dalle offerte degli sponsor nei confronti dei suoi ragazzi delle giovanili del Manchester, obbligò i calciatori del vivaio ad indossare scarpini neri. Nessun altro colore sarebbe stato accettato. Solo quelli in Prima squadra avrebbero potuto indossare altri tipi di scarpe.

Sempre allo United, Moyes si distinse per il divieto sulle patatine prima delle partite. Sono tanti gli allenatori che vietano determinati tipi di cibo prima di scendere in campo. Ad esempio, Trapattoni vietò alla nazionale irlandese di assumere funghi alla vigilia dei match.

Prima delle partite niente carte. E’ questa una delle regole imposte da Luciano Spalletti quando tornò ad allenare la Roma per la seconda volta. Un’imposizione che non piacque a Francesco Totti e che fu motivo di tante discussioni. L’ex capitano giallorosso definì l’allenatore come un uomo ossessionato dalle carte.

C’è addirittura chi bandì i cellulari. Basti pensare a Paolo Di Canio, che da allenatore del Sunderland vietò l’utilizzo dei dispositivi elettronici, anche in allenamento: “Se sono in borsa, butto i telefonini a mare”. Infine, tra le regole assurde proposte e imposte dagli allenatori, è impossibile non dimenticare il “consiglio” di Antonio Conte ai suoi calciatori. Durante le prestazioni sessuali, per il mister è preferibile che il partner stia sopra ai calciatori, così da evitare movimenti che possono compromettere le prestazioni in campo. E chiaramente, anche la durata è importante. Niente extra-time: “Il sesso non deve durare a lungo – spiega Conte all’Equipe – perché bisogna fare il minor sforzo possibile“.