Di Canio al veleno su Dybala, il commento sull’argentino spacca la tifoseria

Il caso Dybala non è ancora giunto ad un epilogo, nel weekend Di Canio ha detto la sua ed il suo commento non è passato affatto inosservato.

La Juventus torna alla vittoria in campionato dopo la batosta rimediata in Champions League. Per fortuna degli uomini di Allegri stavolta allo Stadium è arrivata la Salernitana, fanalino di coda del campionato. Il post-partita però ci ha consegnato alcuni commenti non proprio di stima nei confronti di Dybala. Ad esempio Paolo Di Canio non ci è andato per niente leggero con l’argentino.

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Paolo Di Canio, ex giocatore e ora commentatore su Sky. (LaPresse)

Paolo Di Canio, ormai lo sappiamo tutti, non è mai banale. Si può essere d’accordo o meno con i suoi punti di vista, ma quel che è certo è che ogni suo commento non rimarrà mai fine a sé stesso, anzi, con ogni probabilità sarà motivo di ulteriore discussione, se non addirittura polemiche.

Del resto che l’ex giocatore della Lazio sia uno a cui piace schierarsi ed esporsi, ormai è chiaro per tutti. In passato sono state diverse le sue uscite che hanno riecheggiato a lungo. Sempre contraddistinto da un livello piuttosto elevato di goliardia e senza peli sulla lingua, il commentatore fece scalpore già un paio di anni fa quando affibbiò a Lukaku lo storico epiteto di “panterone moscione“. A Dybala non è andata molto meglio.

Di Canio demolisce Dybala ai microfoni di Sky

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Paulo Dybala, ancora in fase di stallo il rinnovo con la Juventus. (LaPresse)

Non è servito dunque aprire le marcature nel match di domenica contro la Salernitana. A Paulo Dybala non vengono risparmiate critiche in questo momento decisivo per il continuo della sua avventura in bianconero.

Intervenuto come di consueto ai microfoni di Sky, Paolo Di Canio ha stroncato la Joya tracciando un’analisi piuttosto caustica nei riguardi dell’argentino della Juventus.

L’ex-laziale si è infatti dimostrato fortemente scettico sul valore di Dybala per la Juventus. Tra le motivazioni a supporto della tesi ci sono i numeri ed il fatto che a 29 anni è da tenere in seria considerazione, viste le cifre richieste, che il giocatore stia fuori per infortuni vari dalle 12 alle 14 partite.

La stroncatura più pesante però riguarda l’aspetto caratteriale, per Di Canio infatti sarebbe assurdo che il futuro capitano della Juventus possa essere uno che fa le giocate solo quando le cose vanno bene, ma che nelle difficoltà si trasforma (testuali parole) in un “bambinone piagnone“.