Zielinski resta a Napoli, ma serve davvero a Spalletti? Cosa ci ha insegnato l’ultima stagione

Piotr Zielinski ha annunciato che resterà a Napoli anche la prossima stagione, ma la sua permanenza serve davvero a Spalletti? L’analisi 

“Il suo talento è immenso, quando ha voglia è uno dei migliori di tutta la Serie A. Quante volte abbiamo sentito queste parole su Piotr Zielinski, il perfetto prototipo di calciatore discontinuo, che se in giornata può cambiarti da solo un’intera partita. Il difetto principale? Propri la sua discontinuità, che quest’anno si è purtroppo trasformata in una continuità di brutte prestazioni.

Zielinski Napoli
Piotr Zielinski, calciatore del Napoli (LaPresse)

L’annata appena conclusa dal polacco è stato estremamente deludente. Appena 8 gol in 42 presenze, a secco in campionato dal 4 dicembre contro l’Atalanta al 22 maggio scorso nell’ultima di campionato con lo Spezia. Ben 5 mesi di digiuno, con un solo assist, sempre a dicembre, contro il Milan.

Da quel momento il buio, con Luciano Spalletti che da marzo gli ha garantito sempre meno minutaggio, con una sola partita disputata per 90 minuti (la disfatta contro la Fiorentina) e le sfide con Verona (1 minuto) e Sassuolo (panchina) che hanno rappresentato l’emblema della sua stagione.

Zielinski, Napoli ha ancora bisogno di te?

Zielinski Napoli
Piotr Zielinski, centrocampista (LaPresse)

Spesso svogliato, fuori dal gioco, mai realmente pericoloso o produttivo. In poche parole: fastidioso. Sì, perché per il talento già discusso nell’introduzione dell’articolo, un calciatore della sua portata che rende così male non può che generarti un fastidio. Specie per un tifoso del Napoli, il potenziale sprecato quest’anno dal polacco è stato snervante.

In determinate partite è venuta a mancare proprio la sua capacità di inserimento, di visione di gioco superiore alla media, quel passaggio giusto con il perfetto timing. Da lì, le voci di un suo possibile addio al Napoli al termine di questa stagione, forse anche per incompatibilità tattica con Luciano Spalletti.

Con questo abbiamo risposto anche allo stesso Zielinski, che in un’intervista rilasciata oggi, dopo il gol segnato con la Polonia in Nations League, se chiesto da dove venissero i rumors di un suo allontanamento dal club partenopeo. Proprio le sue deludenti prestazioni avrebbero acceso dei malumori intorno a lui.

Piotr, però, ha dichiarato di trovarsi bene al Napoli, di avere due anni di contratto e di non essere intenzionato ad andare via. Nessuno screzio, nessun mal di pancia, eppure il campo ha dimostrato altro almeno nella resa effettiva. Un Zielinski così, a meno di mezzo servizio, non serve agli azzurri, specialmente se inizierà a rappresentare uno dei calciatori più longevi in rosa.

A lungo gli è stato chiesto il definitivo scatto in avanti, il salto di qualità che quest’anno non è arrivato. Un po’ trequartista, un po’ centrale e persino mediano. Tre ruoli ricoperti senza trovare la giusta collocazione. Ora il Napoli e Luciano Spalletti, però, gli chiederanno di più. E’ chiamato a tornare almeno ai fasti di un tempo, altrimenti le voci di un presunto addio si trasformeranno in realtà.