L’arrivo di Wijnaldum alla Roma è ormai a un passo e l’incontro a Tel Aviv tra i giallorossi e il PSG avvicina il momento del sì definitivo
E’ questione ormai di ore per il trasferimento di Wijnaldum alla Roma. La dirigenza dei giallorossi, a Tel Aviv per l’amichevole contro il Tottenham, può incontrare direttamente i vertici del PSG, impegnata proprio nella stessa città nella sfida di Supercoppa di Francia. 
Campos e Pinto, gli uomini mercato della Roma e del PSG, si incontreranno per discutere dell’ultimo nodo ancora da sciogliere per completare la trattativa. La formula è un prestito con diritto di riscatto. Al raggiungimento di determinati obiettivi, il diritto diventerebbe obbligo, e a quel punto la Roma dovrebbe versare un’altra decina di milioni alla proprietà qatariota del PSG.
Wijnaldum non ha nascosto di aver messo la Roma in cima alle sue preferenze per la prossima stagione. Ma è evidente che un giocatore dal suo profilo, per quanto in cerca di rilancio anche in vista del Mondiale in Qatar, non può aspettare in eterno.
Wijnaldum alla Roma, l’ultimo nodo da sciogliere
Mourinho lo aspetta. Il suo arrivo dovrebbe aprire le porte alla cessione di Veretout che piace al Marsiglia, ma lo Special One non autorizzerà la partenza del francese se prima non è stato ingaggiato un sostituto.
Wijnaldum può corrispondere al profilo, ma rimane da risolvere il nodo dell’ingaggio. I sette milioni più bonus che guadagna ora sono troppi per la Roma, almeno per la stagione 2022-23. Dalla successiva, infatti, la società potrebbe usufruire del Decreto Crescita e a quel punto la spesa lorda per l’ingaggio dell’olandese rienntrerebbe nei parametri che la dirigenza si è auto-imposta per contenere il costo della rosa.
Non resta che convincere il PSG a versare almeno una parte dell’ingaggio a Wijnaldum ancora per una stagione. L’olandese preme per il trasferimento, e questo può essere un’ulteriore atout per completare l’affare. E’ molto probabile, alla luce di tutti questi fattori, che il sì arrivi già tra oggi e domani.
