Totti-Spalletti, quel rapporto così complicato ai tempi della Roma: il dettaglio sorprende

Francesco Totti e Luciano Spalletti, un rapporto complesso vissuto alla Roma: il retroscena fa impazzire i tifosi. Di cosa si tratta.

Totti e Spalletti parte prima e anche parte seconda, un cammino quello di tecnico ed ex capitano della Roma ricco di continui colpi di scena. Er Pupone è nel cuore dei tifosi giallorossi che, però, sognano una grande stagione con José Mourinho al timone. Riguardo al passato, invece, ci sarebbe molto da dire.

Francesco Totti non sta attraversando un momento semplice della sua vita privata a causa della separazione dalla moglie Ilary Blasi. Intanto spunta un aspetto inedito della vicenda così intricata e controversa, nonostante siano passati tanti anni da quel periodo non così esaltante.

Totti-Spalletti e la Roma, quel dettaglio inequivocabile

Quello fra Totti e il tecnico Luciano Spalletti fu un rapporto intenso e allo stesso tempo complicato. Uno dei simboli dei giallorossi scoprì prima un tecnico vicino, poi improvvisamente qualcosa si ruppe. Indiscrezioni su spogliatoi, interviste pungenti e decisioni di campo peggiorarono le cose.

Tutto partì con la seconda esperienza di Spalletti alla Roma nel 2016. La carriera alle battute finali con un messaggio che lasciò poca interpretazione o altro. Proprio dal libro pubblicato da Totti le cose diventarono più chiare. “L’altra volta ti ho permesso tutto, Francesco, ora non più. Devi correre come gli altri, anche se ti chiami Totti“, si legge nel discorso che Spalletti fece con l’allora capitano della Roma.

All’origine comportamenti giudicati da Spalletti come inadeguati e fastidiosi per “la poca professionalità manifestata“. Anche un’intervista, rilasciata alla Rai diversi anni fa, non lasciò grandi dubbi. “Mi sento ancora un calciatore e voglio giocare, l’infortunio è alle spalle: sto bene e se sto fuori è solo per scelta tecnica. Spalletti? Con lui buongiorno e buonasera. Speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia, anche se come tecnico lo stimo, penso abbia le carte in regola per rimanere“, dichiarò all’epoca dei fatti.