Serie A, il preparatore non ha dubbi: “La differenza con la Premier è solo…”

La situazione delle squadre di Serie A nelle parole di Eugenio Albarella, ex preparatore di Juventus e Napoli, ai microfoni di Calciomercato.it su Twitch Tv Play

La prima giornata di Champions League ha regalato emozioni contrastanti per i tifosi italiani. Il Napoli ha vissuto una notte da sogno, di quelle impossibili da dimenticare, battendo 4-1 al “Maradona” il Liverpool. Il Milan ha pareggiato a Salisburgo, divisione austriaca della galassia Red Bull di cui fa parte anche il Lipsia. Inter e Juventus hanno ceduto contro due big d’Europa come Bayern Monaco e PSG.

Serie A, il preparatore non ha dubbi: "La differenza con la Premier è solo..."
Serie A, il preparatore non ha dubbi: “La differenza con la Premier è solo…” (Lapresse)

A proposito del tonfo in casa dei nerazzurri, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato di un calcio italiano ormai relegato in una posizione di secondo piano. Ne fa una questione di risorse da poter spendere, non solo nel confronto con la Premier League sempre più assimilabile a una non ufficiale SuperLega.

Il tema, considerato che il ranking UEFA si basa sul rendimento delle squadre nelle varie competizioni e la distribuzione delle risorse premia i mercati televisivi più grandi, è molto più complesso. E coinvolge fattori tanto sportivi quanto extra-sportivi.

Dei primi, quelli che per esperienza personale conosce meglio, ha parlato Eugenio Albarella, ex preparatore di Juventus e Napoli, ai microfoni di Calciomercato.it su Twitch Tv Play.

L’opinione di Albarella sul confronto Serie A-Premier League

L'opinione di Albarella sul confronto Serie A-Premier League
L’opinione di Albarella sul confronto Serie A-Premier League (Screen Twitch TVPlay)

Albarella ha sottolineato il valore dell’identità calcistica italiana. Un valore testimoniato, ha detto, “dal fatto che quattro allenatori italiani hanno vinto la Premier League negli ultimi quattro anni. Poi oggi ci sono nostri allenatori che si adattano a un calcio più europeo, ma questo non vuol dire che il nostro sia di minore qualità“.

Albarella non è d’accordo nemmeno con chi ritiene che l’attenzione spesso più elevata alla tattica sia un fattore penalizzante. Proprio la partita del Napoli contro il Liverpool, al di là dei fattori ambientali, per l’ex preparatore degli azzurri diventa una prova. “In tanti mi hanno chiesto quale delle due squadre fosse il Liverpool – ha scherzato -. In Premier League c’è un calcio meno tattico. E’ un calcio molto più dinamico e orientato allo spettacolo, e questo può far sembrare che sia più intenso”.

Ma la Serie A non deve passare come calcio minore, ha sottolineato con forza. “Non vedo il nostro calcio come impossibilitato a competere in futuro con le grandi europee” ha detto. Se si guarda a quanto accaduto durante Napoli-Liverpool e ai parametri delle prestazioni delle due squadre, “capisci che non c’è troppa differenza – ha detto Albarella -. O per lo meno le metodologie non sono così diverse. Tanto è vero che il Napoli ieri ha sfoderato una prestazione da Premier League”.

E si torna così al problema base, a una risposta forse ovvia ma mai fuori moda. “Il calcio italiano non è fuori moda – ha concluso -. La differenza con la Premier è solo economica. Sta tutta nella possibilità di fare le prime scelte, di avere grandi valori fisici o tecnici”.