Il centrocampista della Juventus Paredes ha spiegato le indicazioni che il tecnico Massimiliano Allegri gli ha dato
I tifosi hanno qualche indicazione in più su quale sarà la Juventus del futuro. I dettagli sono emersi durante la conferenza stampa di Paredes, tornato in Italia dopo le sue prime decisive esperienze al Chievo, alla Roma e all’Empoli. In giallorosso, durante la gestione Garcia, ha giocato da mezzala in un 4-3-3 cercando di porsi come elemento di equilibrio a centrocampo nelle due fasi. 
Decisivo il suo passaggio a Empoli. Giampaolo ha il compito di trovare un nuovo regista dopo la partenza di Valdifiori che ha raggiunto Sarri passato nel frattempo al Napoli. In quel ruolo prova prima Dioussé, poi Ronaldo e infine Maiello.
Ma alla dodicesima giornata, contro la Fiorentina, per la prima volta schiera dal primo minuto Paredes. Quel ruolo, ha detto a TNT Sport, “mi piacque fin dalle prime partite che giocai in quella posizione. Non avrei mai pensato di arrivare a giocare da regista“.
Eppure da quel momento a tutti è sembrato chiaro che quella era la sua posizione naturale. Glielo diceva sempre anche suo padre. Proprio per queste sue caratteristiche la Juventus l’aveva cercato come possibile erede di Pirlo già dal 2011.
Paredes spiega le indicazioni di Allegri alla Juventus
Ci è arrivato a undici anni di distanza, con una consapevolezza diversa dopo l’esperienza con il PSG insieme a Di Maria, che ha invitato a rimanere una stagione in più alla Juventus. “Ho sempre voluto venire a giocare qui – ha detto nella conferenza stampa di presentazione -. Più volte ho avuto la possibilità di trasferirmi alla Juve, sono convinto che sia stata la decisione giusta“.
La presenza di Paredes può cambiare il centrocampo della Juve. Allegri, ha spiegato Paredes, gli ha chiesto di giocare più verticale. Quello che gli piace di più, ha aggiunto, è “andare a cercare la palla vicino ai difensori centrali e far salire la squadra. E’ questo il mio ruolo, cercherò di farlo sempre al meglio“.
