Italia, solo l’emergenza ridà una Nazionale forte e decisa

Italia bella, decisa e vincente. Grazie all’emergenza Roberto Mancini riesce a ritrovare una squadra capace di vincere e convincere.

Era dalla notte di Euro 2020 che non si vedeva un’Italia con un’idea di gioco ben precisa, capace di attuare ciò che le chiedeva l’allenatore e pronta a lottare su ogni pallone. In questi mesi, abbiamo assistito a prestazioni scialbe, spesso deludenti, che hanno compromesso la nostra partecipazione a Qatar 2022.

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Raspadori (La Presse)

Una disfatta inaspettata, soprattutto dopo la vittoria dell’Europeo. Eppure, così è stato e ci si è ritrovati a programmare di nuovo un futuro, nella speranza che le basi di oggi possano servire anche a domani. Il percorso è lungo e pieno di ostacoli ma questa Nazionale, soprattutto dopo stasera, potrebbe anche farcela.

Italia più forte dell’emergenza

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Bonucci e Mancini (La Presse)

Mai come in questo caso, a Roberto Mancini mancavano più titolari del solito. Assenze pesanti, che rischiavano di compromettere il percorso degli azzurri in Nations League. Invece, il c.t. azzurro ha avuto l’ardire di cambiare anche il sistema di gioco, passando ad un semplice 3-5-2, puntando su coloro che sono abituati a giocare nei rispettivi club in questo modo.

E così, giocatori come Bonucci, Toloi, Dimarco, Barella e Cristante, sono riusciti a fare una partita quasi perfetta, riducendo al minimo la forza dell’Inghilterra. Con un Immobile in panchina e senza Insigne, Belotti, Berardi e Chiesa, questa squadra si è affidata all’estro di Raspadori. Una capacità, coronata dal gol vittoria, e accompagnata dalla volontà di giocatori come Scamacca e Gnonto a fare bene con la maglia azzurra.

Ognuno ha lottato, dimostrando che con il giusto spirito si possono ottenere vittorie importanti e giocare un buon calcio. E così, dallo stato di emergenza, si è passati ad una Nazionale pronta a giocarsi l’accesso alla fase finale di Nations League contro l’Ungheria. Un esempio chiaro e preciso di come, quando ci si impegna e si ha voglia di onorare la maglia che si indossa, i risultati arrivano anche in assenza di top player.