Marco Rossi, Ct dell'Ungheria (LaPresse)
Marco Rossi, Ct dell’Ungheria, non ha dubbi. ll Napoli ha preso un calciatore “di cui sentiremo parlare a lungo”
Fino all’Europeo dell’estate del 2001 Marco Rossi era un perfetto sconosciuto, uno dei tanti tecnici italiani che non trovando una panchina neanche nelle categorie inferiori sono costretti a espatriare per ottenere un ingaggio e sbarcare così il lunario.
Addirittura Marco Rossi, Ct della sorprendente Ungheria, che fino all’ultimo ha conteso all’Italia il primo posto nel girone 3 della Lega A della “Nations League“, dopo l’ultima deludente esperienza sulla panchina della Cavese, in serie C, con l’indecente corollario di pesanti insulti e sputi alla moglie e alla figlia, aveva meditato di lasciare il mondo del calcio. Disperando di essere messo sotto contratto da un club, era quindi sul punto di trovarsi un lavoro mettendo a frutto il suo diploma da ragioniere.
Poi, per sua fortuna, è arrivata la chiamata della Honved Budapest, glorioso club magiaro, che ha guidato alla conquista del titolo nazionale. Trionfo che gli ha spalancato le porte della Nazionale ungherese. E sulla tolda di comando di quella Nazionale che all’epoca di Ferenc Puskás, Gyula Grosics, Nándor Hidegkuti, Zoltán Czibor e Sándor Kocsis era soprannominata “Aranycsapat“, “La squadra d’oro“, è diventato un eroe nazionale.
D’altra parte, era proprio dai tempi di Puksas e soci che l’Ungheria non sconfiggeva in trasferta due potenze del calcio mondiale come l’Inghilterra e la Germania.
Orbene, dopo gli ottimi risultati sulla panchina ungherese il 59enne tecnico torinese è stato raggiunto da “Kiss Kiss Napoli“, emittente radiofonica ufficiale del Napoli, per una chiacchierata a 360 gradi sugli azzurri e sulle loro ambizioni.
Ebbene, in proposito così si è espresso il Ct dell’Ungheria dei miracoli: “Devo dire che il Napoli di Spalletti mi piace molto, l’ho sempre detto che è una squadra molto forte. Quest’anno poteva esserci qualche punto di domanda o incertezza sulla partenza dei leader, ma al momento il saldo è in positivo“.
Infine, una predizione che sa tanto di investitura: “Tutti i nuovi hanno portato qualità ed una ventata di entusiasma, quello che risalta più di tutti è Kvaratskhelia, ma ha preso un altro calciatore di cui sentiremo parlare a lungo, parlo ovviamente del talentuoso Raspadori“.
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