Osimhen è diverso da tutti: perché può fare grande il Napoli (Lapresse)
Osimhen è un centravanti particolarmente efficace senza palla, capace di liberarsi contro difese alte e basse. I numeri non mentono
Il Napoli sogna lo scudetto. I tifosi si sono subito innamorati di Kvicha Kvaratskhelia, votato giocatore del mese di settembre in Serie A. In questa stagione di cambiamenti, in cui il Napoli ha detto addio a passati punti di riferimento come Mertens, Insigne o Koulibaly, la diversità di stili diventa un valore. E finisce per esaltare Victor Osimhen, un centravanti diverso per movimenti e modo di interpretare il ruolo.
Il nigeriano, infatti, fa davvero la differenza quando la palla non ce l’ha. E’ un terminale offensivo dinamico, svelto di pensiero e di azione, forte di testa e in progressione. Come rivelano i dati Opta analizzati su The Analyst, Osimhen riceve un passaggio ogni quattro a ridosso dell’area di rigore, 3,9 di media a partita.
Nella sua posizione, non stupisce che sia uno degli attaccanti che crea più occasioni o tira di più dopo una sequenza di passaggi della sua squadra. Allo stesso tempo, Osimhen spicca anche per le qualità in progressione, contro difese alte. Non sono frequenti le sue corse palla al piede, ma l’efficacia non si discute. Nello scorso campionato, ha effettuato 27 volte dopo un’azione personale. Solo quattro giocatori hanno fatto meglio in Serie A, e solo uno fra gli attaccanti (Zaniolo, 29).
Per quanto nei primi passi di una progressione possa sembrare scoordinato, Osimhen rimane difficile da contrastare. Chiedere per credere ai difensori del Liverpool che hanno faticato ad arginarlo al Maradona in Champions League.
Sul piano della pericolosità, c’è poco da dire. Nella scorsa stagione è risultato il quinto giocatore per media tiri in Serie A (4,1 ogni novanta minuti) fra i giocatori che hanno disputato almeno 900′ in campionato. E terzo per expected goals medi, senza contare i calci di rigore (0,62 ogni novanta minuti).
Non è solo un centravanti d’area, non è solo un uomo da lanciare in progressione. Non è facile da contrastare sulle palle alte, né con una difesa bassa. E’ difficile da inquadrare, prima ancora che da arginare.
Di sicuro, essendo un giocatore così particolare, molto brillante senza palla e tra i più pericolosi dopo aver ricevuto il pallone, Osimhen ha bisogno di una squadra in cui funzionare al meglio. Soprattutto, ha bisogno di avere accanto e alle spalle giocatori con spiccate qualità nei passaggi e in fase di rifinitura. Con un Kvaratskhelia in più, che ha proprio queste caratteristiche, il Napoli può sognare di conquistare il terzo scudetto della sua storia.
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