Calcio

Atalanta e Udinese spaventano davvero: perché possono puntare in grande

Dopo 9 giornate Atalanta e Udinese sono ancora ai vertici della Serie A e ora fanno davvero paura: ecco perché possono sognare in grande

Se due indizi fanno una prova, figuriamoci nove. No, non ci riferiamo all’ultima serie mistery in onda su Netflix ma al serial più avvincente di tutti, il campionato di Serie A. Infatti, come partorite dalla fervida mente di uno sceneggiatore di Hollywood, le prime nove giornate del massimo campionato italiano hanno ridisegnato la geografia pallonara stravolgendo gerarchie consolidate.

Udinese e Atalanta: perché possono sognare in grande (LaPresse)

Nelle zone d’alta classifica non troviamo la Juventus, sempre più avviluppata nella sua crisi e alle prese con il rebus “Allegri”, e neanche l’Inter che nella passata stagione ha conteso fino all’ultimo lo scudetto al Milan.

Le due sopraddette big sono state rimpiazzate da due autentiche outsider, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini e l’Udinese di Andrea Sottil. E se dopo 9 giornate gli orobici e i friulani sono ancora a ridosso della capolista Napoli, allora non solo ai vertici per caso e quindi ora cominciano a fare paura.

Atalanta e Udinese fanno sul serio: perché possono sognare in grande

Gian Piero Gasperini, 300 panchine con l’Atalanta(LaPresse)

Del resto, che Udinese e Atalanta abbiano tutte le carte in regola per sognare in grande lo ha avvalorato proprio il match in cui le due si sono affrontate nel quadro della nona giornata di Serie A . A parere di molti, una delle più belle partite degli ultimi tempi. Un match, terminato 2-2, non da Serie A bensì da Premier League per intensità di gioco, colpi di scena e altalena di emozioni.

Non per nulla gli stessi allenatori nel dopo partita si sono detti soddisfatti del risultato, anche Gian Piero Gasperini, alla 300esima panchina orobica, sebbene abbia subito la rimonta dallo 0-2 al 2-2 finale.

Dunque, non ci sono dubbi sul fatto che Atalanta e Udinese daranno del filo da torcere a tutte le big del campionato. Anzi, chi ambisce alle posizioni di vertice dovrà fare i conti anche con loro. D’altronde, bianconeri e nerazzurri giocano senza l’assillo e le pressioni del risultato a tutti costi e, aspetto non trascurabile, non hanno impegni europei.

Fattori che alla lunga potrebbero incidere non poco nella volata per le posizioni di vertice. E, quindi, chissà che per una volta il bianconero e il nerazzurro in giro per l’Europa non siano quelli meno blasonati friulano e orobico.

Luigi Pasquariello

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