“Carnesecchi può ambire alla Juve”: il dirigente parla chiaro. Affare in vista?

La Juventus, in vista del futuro, starebbe monitorando con grande attenzione Marco Carnesecchi. L’annuncio del dirigente in merito non lascia dubbi

Marco Carnesecchi, dopo un’estate tribolata per via di un infortunio alla spalla, è tornato in campo ad Ottobre riprendendosi il posto da titolare alla Cremonese. 

Carnesecchi
Carnesecchi, portiere della Cremonese in prestito dall’Atalanta – CalcioToday.it

La Lazio, quest’estate, lo ha a lungo corteggiato per poi, sia per le alte richieste della Cremonese che per l’infortunio alla spalla, virare su Maximiano e Provedel. Carnesecchi, però, resta una dei portieri italiani più interessanti della sua generazione e diverse big del nostro campionato lo stanno seguendo con attenzione.

Tra queste c’è la Juventus di Massimiliano Allegri. I bianconeri prima o poi saranno costretti a cercare l’erede di Szczęsny e Carnesecchi potrebbe essere il sostituto perfetto. Bisognerà trattare con l’Atalanta, squadra detentrice del cartellino che negli ultimi 3 anni ha scelto di mandare il portiere in prestito alla Cremonese. 

Carnesecchi alla Juve? Le parole di Braida

Il consigliere strategico della Cremonese, Ariedo Braida, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport in cui ha caldamente consigliato alla Juventus di continuare a monitorare Carnesecchi. 

Carnesecchi
Carnesecchi, portiere classe 2000 – Calciotoday.it

Queste, nel dettaglio, le sue parole: “Talenti della Cremonese? Il portiere, più ancora di altri, ha bisogno di giocare e sbagliare, per comprendere gli errori e non ripeterli. Il suo percorso è soltanto agli inizi, ma è evidente che abbia struttura fisica e mezzi tecnici importanti. Può ambire a un club di primissima fascia, come la Juventus”.

Braida ha poi risposto ad una domanda relativa ai giovani cresciuti nella Cremonese: “Carnesecchi e Fagioli cresciuti nella Cremonese? A loro vanno aggiunti anche Okoli e Gaetano, tutti giovani nel giro dell’Under 21 e in predicato di affacciarsi alla Nazionale maggiore. La realtà, però, racconta di una Serie A che esprime pochi talenti a livello numerico, altrimenti Mancini non dovrebbe ricorrere a stage in cui prova i giocatori di Serie B. La mancata qualificazione agli ultime Mondiali rappresenta un segnale inequivocabile e, in particolare, mi preoccupa la carenza di attaccanti di qualità per i prossimi anni”.