Serie A, Cagliari-Genoa 3-1, Simeone e Joao Pedro decisivi

Serie A, Cagliari-Genoa 3-1. Alla Sardegna Arena si è concluso da poco il primo anticipo della 4^ giornata di campionato tra Cagliari e Genoa. La squadra di Maran ha conquistato il secondo successo consecutivo dopo quello maturato domenica scorsa sul campo del Parma. A decidere il match le reti di Simeone, Joao Pedro e l’autogol di Zapata. Inutile per il Genoa il gol del momentaneo pareggio di Kouamè. Per gli uomini di Andreazzoli si è trattato del secondo ko consecutivo dopo quello subito contro l’Atalanta.

Cagliari-Genoa, il racconto del match

Dopo una prima fase di studio, al 10′ il Cagliari ha creato la prima palla gol con Luca Pellegrini: il terzino rossoblu si è accentrato e ha lasciato partire una conclusione violenta orientata alla sinistra di Radu. Il portiere del Genoa, però, si è disteso bene e ha neutralizzato il tentativo del giocatore. I rossoblu hanno continuato ad attaccare e, prima con Joao Pedro (il colpo di testa dell’attaccante brasiliano è risultato troppo debole e centrale), poi con Castro (il centrocampista argentino ha provato a sorprendere Radu con un tiro dai 20 metri, ma la palla è terminata di poco oltre la traversa), hanno sfiorato il gol del vantaggio. Il primo squillo del Genoa è arrivato al 23′ con un tiro di Saponara: palla lontanissima dalla porta difesa da Olsen. Al 31′, il Cagliari è andato nuovamente vicino all’1-0 con Simeone: cross dalla sinistra di Schone per il ‘Cholito’, il colpo di testa dell’argentino è terminato di poco a lato del palo sinistro. Dopo 60” il Genoa ha avuto un incredibile palla gol con Kouamè: l’ivoriano, dopo aver sovrastato Pisacane, ha provato a superare Olsen con una bella zuccata, ma il portiere svedese è stato bravo a non farsi sorprendere.

In apertura di secondo tempo il Cagliari ha trovato subito il gol del vantaggio con Giovanni Simeone: il ‘Cholito‘ ha raccolto l’ottimo cross nel mezzo di Ionita e, con la testa ha piazzato la sfera alla sinistra di Radu. Al 55’, Maran ha dovuto rinunciare a Luca Cigarini. Il centrocampista rossoblu è stato costretto ad abbandonare il campo per problemi muscolari alla coscia destra. Al suo posto è entrato Oliva (esordio in Serie A). Il Genoa ha sfiorato l’1-1 al 63′ con Favilli: il colpo di testa dell’attaccante è terminato a pochi centimetri dal palo sinistro. Gol del pareggio che è arrivato all’83’ con Kouamè: il giovane ivoriano ha superato Olsen con un destro violento dal limite. Pari durato solo pochi istanti perché all’85’  Zapata ha deviato nella propria porta il cross dalla destra di Nandez. Il Genoa si è allungato alla ricerca del pari e i rossoblu ne hanno approfittato, trovando il gol del 3-1 con Joao Pedro.

 

Giovanni Simeone, attaccante del Cagliari

Cagliari, una poesia di Grazie Deledda per combattere il razzismo

Qualche settimana fa, in occasione del match disputatosi alla Sardegna Arena tra Cagliari e Inter, alcuni tifosi rossoblu si sono resi protagonisti di un episodio davvero sgradevole. Mentre Romelu Lukaku si apprestava a calciare un penalty, parte della tifoseria presente nella Curva Nord ha rivolto al giocatore degli ululati razzisti.

Nel tentativo di sensibilizzare l’ambiente sardo, quest’oggi, prima del calcio d’inizio della sfida contro il Genoa, il Cagliari ha distribuito ai propri tifosi un volantino contro il razzismo. Questo il contenuto: “Rispetto ed integrazione sono valori che da sempre fanno parte della nostra cultura. Difendiamoli tutti assieme con orgoglio. Aiutaci a far capire a chi dovesse tradire i nostri valori che questo non può essere il suo stadio. Siamo una Terra, un Popolo, una Squadra”.

Oltre al volantino è stata distribuita anche la poesia con la quale, nel 1926, Grazia Deledda divenne la prima donna italiana a ricevere il premio Nobel per la letteratura: ‘Noi siamo sardi’. Il testo: “Noi siamo sardi, noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi”.

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