La Fiorentina è ripartita all’insegna dell’entusiasmo. La nuova proprietà, rinforzi interessanti, e un gioco piacevole che si fa apprezzare. Eppure, alla squadra di Vincenzo Montella manca la cosa più importante: i tre punti. Ancora senza vittorie dopo tre giornate. L’unico successo in gare ufficiali, la vittoria a Crotone in Coppa Italia. Non basta. Montella non ce la fa più e aspetta l’Atalanta per sperare di gioire. 
Fiorentina, Montella: “La difesa a 3 mi dà equilibrio: avanti così”
Nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani l’allenatore viola non ha dubbi. “Quella di prima era una Fiorentina diversa. Ora sono contento di come stanno andando le cose, ma i tre punti mi mancano tanto. E’ ora di aprire una nuova storia”. Non si è ancora visto l’attaccante Pedro: “E’ indietro di condizione, viene da un infortunio di un certo tipo. Io ho molte alternative in attacco e scelgo di volta in volta”. L’allenatore dovrebbe confermare il modulo con la difesa a tre, che ha fatto discutere: “L’ho scelto in base al momento, senza pensare alle conseguenze. Ho rischiato tanto, è vero. Contro la Juve le cose potevano andare male, perché loro sono una corazzata. Ma penso di aver trovato un equilibrio, ed è difficile cambiare adesso. Chiaramente non mi accontento perché ho giocatori come Boateng, Vlahovic e Pedro. Voglio sfruttare tutte queste risorse”.
Montella: “Castrovilli taciturno ma scaltro. Atalanta forte, in Champions ha giocato bene”
Uno dei calciatori più in vista è il giovane Castrovilli: “E’ un ragazzo taciturno e tranquillo. Ma è scaltro, sa cosa fare. Non si risparmia, ha lavorato bene in settimana e ha voglia di migliorare”. Ma l’Atalanta non sarà un’avversaria semplice: “E’ una realtà consolidata del nostro campionato. Mi fa piacere sentirla paragonata alla mia prima Fiorentina. Sarà una gara difficile fisicamente, perché loro ti fanno correre. Ma sono curioso di vedere la nostra reazione dopo una grande sfida (la Juventus, ndr). Certo che ho seguito l’Atalanta in Champions: io l’ho vista bene, ma quella partita è stata decisa da episodi, come spesso succede nel calcio”.
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