Juventus, Bonucci: “Stavo andando allo Zenit, con Conte ero il quinto difensore”

Bonucci Juventus

Domani sera la Juventus giocherà il derby contro il Torino e in campo non potrà mancare Leonardo Bonucci, sempre in campo e mai sostituto in questa stagione. Il difensore centrale si è raccontato in una lunga intervista alla Stampa, rivelando alcuni retroscena che potevano portarlo lontano dalla Juventus.

Il più significativo è durante la stagione 2011/12, la prima di Antonio Conte sulla panchina bianconera: “Quando arrivò Conte ero il quinto difensore. Mi era arrivata una proposta dallo Zenit e stavo pensando per accettarla, però c’era qualcosa non tornava: sarebbe stata una sconfitta lasciare in quel modo. Alla fine sono rimasto, l’ho convinto con il duro lavoro e quando passammo a tre, non diventato un titolare fisso”.

Oggi invece si ritrova capitano della Juventus, in assenza di Chiellini, e vicino a raggiungere la 400° presenza con la maglia bianconera. Una colonna di questa squadra, che negli ultimi anni ha riscritto la storia del calcio italiano: “Quando vedo un compagno ritirarsi, comincio a sentire un po’ di pressione. Sto bene, ho voglia di migliorarmi e spero di giocare e vincere per altri 5-6 anni”.

Juventus, Bonucci: “Chiellini sta tornardo, con Sarri più sicurezza”

Quest’anno ha iniziato a giocare in coppia con De Ligt, che ha dovuto subito prendere la pesante eredità di Chiellini: “Deve stare sereno ci siamo passato tutti, anch’io l’anno scorso quando sono tornato. E’ il difensore del futuro, deve adattarsi al calcio italiano perchè era abituato a giocare uno contro uno. Non è facile entrare nei meccanismi, ci vuole un po’ di tempo. Poi tra poco tornerà anche Giorgio, il suo obiettivo è tornare agli ottavi di Champions League e faremo di tutto per aiutarlo”.

La novità più grande però è l’arrivo di Maurizio Sarri in panchina: “Non ci ho creduto fino a quando non l’ho visto arrivare. Adesso l’obiettivo è vincere, attraverso il bel gioco. Poi la partita sporca ci può stare, ma stiamo cambiando modo di giocare e speriamo che la stagione diventi storica. In difesa giochiamo a zona, un grosso cambiamento ma i gol subito sono stati errori di concentrazioni, potevamo evitarli. Le idee di Sarri sono divertenti, c’è una sicurezza diversa anche nelle partite di Champions ma non dobbiamo essere presuntuosi “.

Leggi anche – Torino-Juventus, Sarri: “Mi aspetto una battaglia. VAR? Preferisco arbitri che arbitrano”