Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, ha attaccato la decisione della Uefa di aprire un’indagine in merito al saluto militare usato come esultanza dai giocatori della Nazionale. I fatti risalgono allo scorso 14 ottobre, quando i calciatori avevano festeggiato così il gol del pareggio contro la Francia nella gara di qualificazione all’Europeo del 2020.
L’inchiesta è stata aperta nei confronti della nazionale di calcio turca proprio a causa del saluto militare, interpretato come sostegno nei confronti dell’offensiva di Ankara contro le milizie curde in Siria. Demiral e Under tra i giocatori coinvolti.
Il presidente Erdogan, in occasione di una conferenza stampa, ha commentato la scelta della Uefa: “L’inchiesta è discriminatoria e ingiusta. E’ un diritto naturale dei nostri sportivi salutare i soldati dopo una vittoria”.
Poi ha concluso: “Gli sportivi che rappresentano il nostro Paese all’estero sono soggetti a una campagna di linciaggio dall’inizio dell’operazione militare e la Uefa ha mostrato un approccio politico verso la nostra nazionale e i club”.
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