La Juventus ha battuto 1-0 l’Atletico Madrid, conquistando il primato nel Gruppo D di Champions League. Un successo di valore per la squadra di Sarri, che rimane imbattuta in stagione e si avvia a un sorteggio più morbido agli ottavi di finale. La sfida dello Stadium viene decisa dalla magica punizione di Dybala, al suo terzo gol consecutivo dopo aver punito Milan e Atalanta. Dopo il gol però, realizzato nel recupero del primo tempo, l’argentino “esagera” con l’esultanza e finisce nell’occhio del ciclone per un saluto militare rivolto in panchina.
Il destinatario era Merih Demiral, come spiegato nel post-partita, abbracciato dopo quel discusso gesto. La mano destra rivolta sulla tempia ha scatenato i social, soprattutto in Turchia dove ha un valore simbolico e politico, già condannato durante le qualificazioni a Euro 2020. Il saluto militare dell’intera nazionale, riprodotto dopo ogni gol, aveva fatto scandalo e acceso tantissime polemiche negli altri paesi che avevano chiesto di cambiare la sede della finale di Champions League, assegnata a Istanbul. Adesso l’immagine di Dybala, che sta facendo il giro del mondo, ha riaperto il caso e rischia di tornare d’attualità.
L’attaccante della Juventus però, nell’intervista a fine partita, si è difeso dalle possibili accuse giustificando il suo gesto solamente come uno scherzo con Demiral, senza nessuna valenza di carattere politico. La spiegazione però potrebbe non bastare per fermare le polemiche, magari serviranno delle scuse ufficiali e si attendono altri sviluppi sulla vicenda.
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