Anche i ricchi piangono, e stavolta non è una frase fatta. Per rendersene conto basta ascoltare Melissa Satta, che sceglie le pagine del settimanale “Chi” per raccontare la sua quarantena sui generis. L’ex velina, infatti, si trova in una situazione particolare: è in Turchia con suo marito – il calciatore del Besiktas Kevin Prince Boateng – e suo figlio Maddox. La modella bostoniana ha raggiunto il coniuge assieme al figlio convinta di rimanere appena qualche giorno, giusto il tempo di far riabbracciare al calciatore di proprietà della Fiorentina il pargolo e passare qualche momento spensierato prima di ripartire alla volta di Milano e ritrovare così l’Italia.
Melissa Satta sogna l’estate dalla Turchia: foto al mare per i fan
Di mezzo ci si è messo il COVID-19 e l’emergenza sanitaria che ne è scaturita. Ora la showgirl ed ex velina è bloccata all’estero in attesa di nuove disposizioni. La testimonianza che ha scelto di fornire descrive ampiamente lo stato di impotenza in cui verte: “Io e mio figlio siamo partiti con un trolley e due pigiami. Dovevamo rimanere sei giorni e invece siamo qui da sei settimane. I calciatori non hanno il permesso per tornare a casa. Io e Maddox eravamo venuti a trovare il papà e poi è scoppiato il caos. In Turchia c’è meno informazione – racconta – vivere la quarantena qui è ancora più difficile. Ci fa compagnia la tecnologia e l’allegria di Maddox. Non avevamo neanche l’intimo di ricambio, niente. Ci siamo ricomprati tutto ma siamo comunque fortunati rispetto ad altri”, ammette la Satta.
Infine, qualche parola sulla situazione turca in generale: “Le attività sono tutte chiuse tranne alimentari e farmacie. Noi siamo fermi in casa. Al momento non mancano mascherine e disinfettanti. Le file che vedo in Italia qui non ci sono, speriamo finisca tutto presto”, conclude l’ex velina prima di lasciarsi andare ad un pianto liberatorio fra commozione e incredulità . Ciononostante trova il tempo per ragguagliare i suoi fan: una foto al sole, il recente passato che ritorna, sperando sia di buon auspicio. “Dreaming”, recita la didascalia, perchè una situazione migliore la sogniamo un po’ tutti. Allora non resta che fare affidamento al peso dei ricordi, per non dare per scontato nulla. Nemmeno quello che avevamo e che si spera un giorno – molto vicino – potrebbe tornare.
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