Briatore silura Conte: “Solo chiacchiere, serve governo forte”

Flavio Briatore, imprenditore con un trascorso come team manager in Formula 1, ha attaccato il Premier, Giuseppe Conte, per alcune scelte relative alla Fase 2 del Coronavirus in Italia. 

Briatore, l'attacco a Giuseppe Conte
Briatore, l’attacco a Giuseppe Conte

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato le misure da seguire in Italia nella Fase 2 del Coronavirus e Flavio Briatore si è scagliato contro, per difendere gli imprenditori. Dopo la conferenza stampa indetta nella serata di ieri dal Premier, non è mancata la risposta dell’ex team manager di Formula 1 in un’intervista ad America Oggi.

Un discorso pragmatico e basato sulla concretezza, quella che lo stesso Briatore avrebbe identificato come una delle grandi mancanze del governo in queste settimane. “Si fanno soltanto chiacchiere e qualsiasi misura sembra andare bene. Le aziende, al momento, non hanno ricevuto ancora nulla”, ha dichiarato Briatore.

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Briatore, l’attacco a Giuseppe Conte

Giuseppe Conte criticato da Flavio Briatore
Giuseppe Conte criticato da Flavio Briatore

L’imprenditore ha poi proseguito: “Solo alcune Partite Iva hanno ricevuto i famosi 600 euro. Quando arriveranno ai conti correnti, le banche le avranno sicuramente già trattenute. Tutte le imprese non hanno la liquidità per tornare a funzionare”.

Una dura critica al Premier per la sua gestione durante l’emergenza del Covid-19. A tal proposito, Briatore ha voluto suggerire delle scelte da compiere per governare l’Italia in un momento di grande difficoltà: “Servono dei finanziamenti a fondo perduto, ha dichiarato, per poi aggiungere: “Già prima del Coronavirus la situazione economica del nostro Paese non era grandiosa”.

“Non è possibile fare dei finanziamenti così complessi da restituire”, ha attaccato il 70enne, che poi ha concluso: Lo Stato deve trovare i soldi per le aziende che non sono responsabili delle crisi e che sono state costrette a fermarsi. Quella che stiamo vivendo è la terza guerra mondiale e purtroppo non abbiamo un governo forte e capace di saperla affrontare. La riforma burocratica e quella fiscale avrebbero aiutato e invece il Paese continua ad indebitarsi”.

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