Premier League, Deeney non vuole allenarsi: la paura dell’attaccante

Troy Deeney ha dichiarato di non voler riprendere gli allenamenti, in vista dell’ipotetica ripartenza della Premier League

Deeney si rifiuta di allenarsi (Getty Images)
Deeney si rifiuta di allenarsi (Getty Images)

Dubbi e perplessità dei calciatori incombono sulla possibile ripresa della Premier League. Alle preoccupazioni espresse dai due attaccanti del Chelsea Tammy Abraham e Willian, s sono aggiunte quelle del centravanti del Watford, Troy Deeney intervenuto a Talk that Talk,  talk show sportivo trasmesso su YouTube.

Deeney, nelle ultime stagioni, è stato il simbolo del Watford. Beniamino dei tifosi, nel campionato “in corso” ha segnato 6 gol e 2 assist, con i londinesi impegnati nella lotta per non retrocedere  dopo l’undicesima posizione dello scorso campionato.

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Premier League, via agli allenamenti: la paura di Deeney

Deeney, la paura per la ripresa degli allenamenti (Getty Images)
Deeney, la paura per la ripresa degli allenamenti (Getty Images)

Alla stregua di quanto sta avvenendo per la Serie A, anche in Premier League c’è stato il via libera per gli allenamenti di gruppo. Una notizia accolta con favore da molti calciatori ma non da Deeney che si è espresso così sull’argomento: Io non ci andrò. Con una sola persona infetta ci si può contagiare e non voglio portare il virus in casa”.

Deeney è diventato padre da pochi mesi e la sua paura più grande è proprio quella di infettare suo figlio: “Ha difficoltà respiratorie e non ho alcuna intenzione di metterlo in pericolo, dato che ha solo 5 mesi”, ha dichiarato. Nel corso degli anni il centravanti inglese ha perso gran parte dei suoi cari e ora non vuol far correre pericoli al resto della famiglia: “Mio padre e i miei nonni non ci sono più. La salute dei miei cari è molto più importante di qualche sterlina da mettere nel portafogli”

Infine l’attaccante ha espresso tutte le sue perplessità sull’ipotetica ripartenza della Premier League: “Visto che i dati dicono che le persone di colore e gli asiatici rischiano quattro volte di più di essere contagiati, ci saranno dei controlli specifici? Saranno fatti dei test per vedere se qualcuno ha patologie pregresse non diagnosticate? Perchè dovrei mettermi a rischio io?”. Non è ancora noto se il Watford prenderà provvedimenti in seguito a questa presa di posizione, bisognerà attendere le prossime ore per saperlo.

Nella tarda serata di martedì sono arrivate anche ulteriori critiche alla possibile ripresa dal difensore ex Tottenham, ora al Newcastle, Denny Rose: La gente ci spinge a farci tornare in campo come se fossimo ratti da laboratorio. E’ uno scherzo .. le vite delle persone sono a rischio.”

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