Serie A, Lippi invoca la ripresa: “Deve finire regolarmente”

Serie A. Marcello Lippi, il ct campione del mondo nel 2006, in un’intervista a Radio Kiss Kiss ha sottolineato l’importanza della ripresa del campionato

Serie A, Lippi invoca la ripresa: "Deve finire regolarmente"
Serie A, Lippi invoca la ripresa: “Deve finire regolarmente”

Dobbiamo riprendere e terminare i campionati. E’ la cosa più importante“. Marcello Lippi, il ct dell’Italia campione del mondo in Germania nel 2006, chiede a gran voce che la Serie A riparta. E soprattutto che finisca regolarmente, come ha spiegato a Radio Kiss Kiss. Tradotto, non gli piace l’idea dei playoff e dei playout per definire i verdetti chiave in caso di nuova sospensione o di impossibilità di concludere la Serie A. Terminare regolarmente la stagione, spiega, è anche un modo per “riconoscere meriti alle società che hanno investito, hanno speso soldi fatto sacrifici”.

Lippi, che nella sua ultima esperienza in panchina ha guidato la nazionale cinese, è convinto che il peggio sia passato e che il virus sia sotto controllo. “Ci ripetono che con il virus dobbiamo imparare a convivere. Per cui è giusto che riaprano le attività industriali e commerciali, compreso il calcio” dice.

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Serie A, Lippi: “Facciamo tutto quel che serve per giocare”

Serie A, Lippi: "Facciamo tutto quel che serve per giocare" 
Serie A, Lippi: “Facciamo tutto quel che serve per giocare”

Il tecnico viareggino ammette che le serie minori sono state colpevolmente trascurate e si dice convinto che nel futuro ci saranno importanti riforme. Per il presente, invece, bisognerà fare tutto quel che serve pur di tornare in campo, compreso giocare senza pubblico o alle 16,30.

Un’orario che non piace a Enrico Castellacci, Presidente dei medici sportivi italiani, ex storico medico sociale della Nazionale, memore del caldo umidissimo di Usa ’94. Le cinque sostituzioni, conclude, potrebbero essere un rimedio, anche se si possono trasformare in un vantaggio in più per le squadre più forti, che contano su rose più ampie.

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