Manchester City atteso dal Tas: cosa rischia per il fair play finanziario

Inizia lunedì l’appello del Manchester City al TAS di Losanna. La società è accusata di violazioni al fair play finanziario. Il tribunale può confermare, ridurre, sospendere o cancellare l’esclusione di due anni del club dalle coppe europee

Fair play finanziario, Manchester City da lunedì al TAS: cosa rischia
Fair play finanziario, Manchester City da lunedì al TAS: cosa rischia

Cancellare i due anni di esclusione dalle coppe europee. E’ questo l’obiettivo del Manchester City che ha presentato appello alla Corte di arbitrato dello sport (il TAS di Losanna) contro la squalifica decisa dalla UEFA per presunte violazioni al fair play finanziario.

L’appello del club sarà discusso in tre giorni, dall’8 al 10 giugno. Sul procedimento, il tribunale mantiene la massima segretezza. Non si conosce nemmeno il luogo dove si riunirà la corte. I tre giudici, uno scelto da ciascuna delle due parti più un presidente, saranno in collegamento in videoconferenza con gli avvocati della UEFA e del club in Svizzera e in Inghilterra. Massimo riserbo anche sulle identità degli stessi giudici.

La dirigenza del Manchester City è accusata di aver violato il regolamento a proposito del fair play finanziario e delle licenze per essere ammessi alle coppe. Avrebbe gonfiato il valore delle sponsorizzazioni tra il 2012 e il 2016. La questione è centrale per squadre come il Manchester City, che ha come sponsor principale Etihad, la compagnia aerea che sponsorizza il club, è controllata da due familiari dello sceicco Mansour, proprietario del City: lo sceicco Hamed bin Zayed Al-Nahyan e Sheikh Kaled.

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Le tappe del procedimento, i rischi per il Manchester City

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Nel 2014, la UEFA ha stabilito che per questo deve essere considerato uno “sponsor correlato” al club. In questi, nei calcoli per verificare se una società mantiene i conti al di sotto della soglia massima di perdite registrabili nel triennio, il valore della sponsorizzazione non viene considerato per intero. Viene calcolato solo il suo “fair value”, ovvero la stima decisa da una terza parte indipendente del valore conforme agli standard di mercato a parità di condizioni.

Il TAS non ha comunicato quando verrà emessa la sentenza, ma la volontà è di chiudere la vicenda e chiarire la situazione prima del sorteggio della prossima Champions League. Il Manchester City potrebbe anche richiedere, se non fosse possibile arrivare alla sentenza in tempi brevi, una sospensione dell’esclusione dalle coppe fino al momento della sentenza definitiva.

Se il TAS dovesse confermare l’esclusione del Manchester City dalle coppe europee, molte delle stelle potrebbero lasciare la squadra a cominciare dal belga Kevin de Bruyne, come ha fatto intendere il ct della nazionale belga Roberto Martinez a BeIN Sports.

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