Ultras a Roma, scontri con la Polizia: arresti e fermi. Indagini in corso

Ultras e esponenti di Forza Nuova al Circo Massimo di Roma per protestare contro il governo. Scontri con le forze dell’ordine, aggrediti reporter e giornalisti. Lancio di bottiglie, sassi e un principio di incendio subito domato. Il bilancio, non definitivo: due persone arrestate una quindicina i fermati 

Ultras a Roma, scontri con la Polizia: arresti e fermi. Indagini in corso
Ultras a Roma, scontri con la Polizia: arresti e fermi. Indagini in corso

Scontri al Circo Massimo tra gli ultras e la polizia. Le violenze sono iniziate quando un manifestante ha bruscamente fermato un altro, sedicente tifoso della Roma che stava rilasciando una intervista. Il bilancio di giornata, non definitivo, ci sono indagini in corso, è di due persone arrestate e almeno una quindicina i fermati dagli uomini della Digos di Roma.

I motivi dei tafferugli

La lite tra tifosi si è poi estesa. Gli ultras hanno attaccato i fotografi, reporter e giornalisti, poco dopo anche gli agenti di polizia con i bastoni delle bandiere. La polizia ha risposto caricando un gruppo di tifosi, presente anche l’idrante per tentare di disperdere la folla. Partono anche lanci di bottiglie come documenta anche la diretta video su Facebook di Local Team.

Alcuni presunti tifosi hanno anche appiccato un principio di incendio su una delle collinette del circo massimo immediatamente spento dagli agenti di polizia.

E’ gravissimo quanto che sta accadendo al Circo Massimo, a Roma” ha scritto in una nota il deputato romano del MoVimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, che ha definito “intollerabili e vergognose” le aggressioni da parte di persone che “non hanno niente a che fare con lo sport, non sono tifosi veri di calcio“.

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Ultras al Circo Massimo, la manifestazione

Scontri al Circo Massimo di Roma tra ultras e Polizia. Aggrediti i giornalisti
Scontri al Circo Massimo di Roma tra ultras e Polizia. Aggrediti i giornalisti

Al Circo Massimo si sono dati appuntamento i sostenitori di Forza Nuova e altri ultras d’Italia, con un’iniziativa nata dal Veneto Fronte Skinhead e da alcuni gruppi organizzati del Brescia. Vogliono manifestare, hanno spiegato in un video, “contro chi ha distrutto il nostro paese, per riportare l’Italia al suo antico splendore, il 6 giugno tutti a Roma, pronti a tutto”.

Non sono annunciati, secondo quanto riporta il Messaggero, gli ultras del Napoli e dell’Atalanta, che hanno pubblicamente ammesso la loro assenza. Hanno invece spiegato di volerci essere le frange estreme delle tifoserie del Verona, del Brescia, della Lazio, del Padova.

I tifosi si sono identificati come “Ragazzi d’Italia”, che già faceva parte dello striscione d’apertura di una manifestazione organizzata a Roma nel 2009 per protestare contro la tessera del tifoso. “Senza mascherine ma con il passamontagna“, era il messaggio che circolava negli ultimi giorni per chiamare gli ultras al Circo Massimo, anche se non è bastato per evitare la spaccatura interna ai gruppi organizzati.

Scettica sulla manifestazione la tifoseria del Napoli e una parte dei gruppi organizzati della Roma. Ha invece aderito un gruppo Ultras della Lazio, che ci ha però tenuto a specificare che non è l’organizzatore della manifestazione. “Crediamo nella necessità di scendere in piazza e protestare contro questo governo” si legge in un comunicato, “abbiamo aderito come gruppo di tifosi e come cittadini“.

Il raduno neofascista si e’ concluso con un’ora di anticipo rispetto agli accordi presi con la questura per le disposizioni.

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