Bonucci, dallo Scudetto al Milan. Poi il riconoscimento ad Allegri

Il difensore della Juventus Leonardo Bonucci si confessa alla Gazzetta dello Sport a pochi giorni dalla ripresa della stagione. Le ipotesi sullo scudetto in caso di nuovo stop al calcio e il riconoscimento al suo ex allenatore Max Allegri

Bonucci e la ripresa: “Scudetto sul campo. La mia esperienza al Milan...”
Bonucci e la ripresa: “Scudetto sul campo. La mia esperienza al Milan…” (Getty Images)

Non manca molto alla ripresa della stagione: venerdì e sabato riprenderà la Coppa Italia. La Juventus attende il Milan per il ritorno della semifinale: si riparte dall’1-1 dell’andata e qualificazione per la finale apertissima. Il difensore bianconero ha parlato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi proprio sulla ripartenza della Serie A: “Penso sia giusto riprendere – ha spiegato il calciatore – il calcio in Italia è importante e bisognava farlo. Certo, ci mancheranno i tifosi. Sarà difficile per noi giocatori, ma la gente potrà vedere la propria squadra in tv, e questo è un aiuto e un sollievo per tutti”. Bonucci si sofferma anche sulle formule per l’assegnazione del titolo in caso di stop ai campionati. La Juventus lotta su tre fronti: campionato, Coppa Italia e Champions League.

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Bonucci su Allegri: “E’ un grande gestore, ma Sarri è cresciuto molto”

Bonucci su Allegri: "E' un grande gestore, ma Sarri è cresciuto molto"
Bonucci su Allegri: “E’ un grande gestore, ma Sarri è cresciuto molto” (Getty Images)

Nel caso in cui la Serie A si parla ancora del famoso algoritmo: “Non è un’idea che mi convince. Spero che si arrivi al 2 agosto e si decreti un vincitore, sperando che sia la Juventus. In caso di stop meglio finirla lì e non assegnare nulla”. Poi uno sguardo al passato, a cominciare dall’esperienza con Max Allegri: “E’ un grande gestore, un allenatore molto capace ma con Sarri mi trovo benissimo. E’ cresciuto molto in questi mesi e può fare ancora benissimo”. Il difensore ha avuto una travagliata esperienza al Milan, durata solo un anno: “Fu una stagione difficile con la Juventus, soprattutto dopo la sconfitta in Champions. Ho preso una decisione poco lucida. Ma quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus, perché è questa la mia famiglia”.

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